Martedi Obama ha annunciato che invierà altre 17.000 soldati in Afghanistan "per far fronte all'urgente bisogno in materia di sicurezza". I giornali (stranieri) evidenziano che questo è il primo atto di Obama in tema di politica estera dalla sua investitura a Presidente.
http://www.lefigaro.fr/international/2009/02/18/01003-20090218ARTFIG00346-17000-gi-s-supplementaires-envoyes-en-afghanistan-.php?ppcseid=3917&ppcsekeyword=obama+afghanistan&mmtctg=865470079&mmtcmp=14203939&mmtmt=5&mmtgglcnt=0
Ma la notizia vera non è questa: è che non c'è stato in Italia nessun commento da parte di nessuna forza politica, di nessun giornale, di nessuna organizzazione che fino a tre mesi fa (con quell'altro al potere), per notizie simili hanno scritto romanzi tratti dal libro cuore o hanno occupato strade e piazze con cortei brucia-bandiere.
Se l'effetto Obama è stato quello di far ragionare "quegli italiani", viva Obama; anche se penso fermamente che "quegli italiani" sono meno inclini a contestare le decisioni in quanto tali, ma contestino solo e sempre chi prende la decisione. Obama potrebbe anche abolire l'aborto e "quegli italiani" ne cercherebbero i lati positivi o, al limite, tacerebbero; come stanno facendo oggi con un aumento di 17.000 soldati mandati ad alimentare una missione che per loro (solo fino ad ieri) era "la guerra".
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