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martedì 2 marzo 2010

Siamo dei barbari

Non credo che in Cile la magistratura si impegnerà a cercare le cause per cui questo edificio, come tanti altri, si è "accasciato".
Loro lo sanno già: le norme sull'edilizia, al tempo in cui è stato costruito questo edificio, non imponevano al costruttore la tutela del rischio sismico a 8,8 gradi Richter. Punto.
In Italia no. In Italia ancora non sappiamo il motivo per cui cadono le case durante un terremoto e un nutrito pool di magistrati e consulenti indaga e studia. In Italia ci piace leggere della malavita organizzata e del ladrocinio connesso alle opere pubbliche, del calcestruzzo senza cemento, del cemento armato senza ferro e, per non farci mancare nulla, anche la bufala della mancanza di un pilastro. Siamo dei barbari e degli ingrati.
In Italia può succedere anche che chi è senza casa dia la colpa a Berlusconi di avergliene procurata una completamente arredata ed antisismica, con digitale terrestre e figorifero americano.
Sembra impossibile, ma accade anche questo. Chiariamo subito: qui non si colpevolizza il popolo abruzzese. Ma mi lascia perplesso questo moto di protesta dei carriolari che, a suon di slogan comandati da qualche centro sociale, hanno invaso il centro de L’Aquila per lamentarsi della ricostruzione in ritardo allo slogan e per sminuire il lavoro finora svolto: “ha fatto solo il proprio dovere” e “ha pensato a coprire i suoi problemi con le veline”.
Sono parole ed atteggiamenti che fanno male, specie ora che dall’altra parte del pianeta, ad Haiti ed in Cile, c’è gente disperata che non ha neanche una tenda sotto la quale trovare riparo dalla pioggia.
Dove erano questi centri sociali quando tanti volontari giorno e notte, sotto la pioggia o il sole cocente, hanno lavorato per tirar su “le casette” e quando centinaia di uomini e donne hanno scavato spesso a mani nude tra le macerie?
Adesso cosa pretendono? L'emergenza era dare una casa ai senzatetto e, con le norme agevolate dell'emergenza hanno avuto tutto il possibile. La ricostruzione non è un'emergenza e andrà risolta con le leggi ordinarie, gestite dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione.
Manco a farlo apposta è quanto richiedono Di Pietro e Bersani quando parlano di limitare le norme agevolate alle mere emergenze.
Scusate, Ma contro chi protestate?

2 commenti:

Angelo D'Amore ha detto...

anche io scrissi qualcosa dopo il terremoto in abruzzo.
http://nonsolonapoli.blogspot.com/2009/04/saviano-e-i-pilastri-di-sabbia_18.html
saluti,
angelo

nicola ha detto...

si, Angelo, l'avevo letto, grazie
ciao