Oggi scende in piazza tutta l'opposizione (ad eccezione dell'UDC) che avrebbe il dovere di spiegare perché manifestano oggi, per che cosa o contro cosa.
Ufficialmemnte è contro un decreto che, firmato da Napolitano, è stato già annullato dai magistrati, ma poi si sforzano di gridare quello che questa manifestazione non vuole essere: non vuole essere solo antiberlusconismo e non vogliono prendersela troppo apertamente con il capo dello stato. E allora cos'è?
Ahhhh, ho capito, è in difesa della democrazia, dell'acqua pubblica, del lavoro, della pace nel mondo (no, quest'ultima motivazione è stata cancellata, Bush non c'è più). Insomma tutto coerente con le elezioni regionali.
Il 20 marzo invece scende in piazza il PDL: L’obiettivo è serrare file rintronate. Non c'è altro motivo.
E’ una manifestazione puramente identitaria. Chi la fa dimentica però di essere già maggioranza e di sostenere un governo solido nella pienezza dei suoi poteri.
Solo con Prodi (nell'Unione) si vide una cosa simile ove, anziché dimostrare di cosa sono capaci attraverso un’azione continua ed efficace in parlamento, si mettano a perdere tempo organizzando manifestazioni contro le opposizioni.
Ma, come si fa con le giornate senza auto, dove le strade vengono rese vivibili per i cittadini, non si può programmare di avere le piazze libere da queste invasioni quando esse sono inutili?
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