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martedì 2 marzo 2010

Basta attacchi

La commissione del CSM ha concluso l'esame della pratica a tutela della magistratura: Basta attacchi e tentativi di delegittimare la magistratura.
Mi permetto di far osservare agli emeriti membri del CSM che, agli occhi di un semplice cittadino come me, una delegittimazione della magistratura viene perpetrata tutti i giorni con gli atti che gli stessi magistrati producono.
Per il semplice cittadino, la magistratura è chiamata ad esprimersi nelle controversie civili o penali e, per farlo ha a disposizione le leggi della Repubblica. Diversamnte non è giustizia.

Ora, esiste una legge che disciplina il legittimo impedimento; l'articolo 2 riguarda il Presidente del Consiglio e si esplicita in: Per il Presidente del Consiglio dei ministri costituisce legittimo impedimento, ai sensi dell'articolo 420-ter del codice di procedura penale, a comparire nelle udienze dei procedimenti penali, quale imputato o parte offesa, il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalla sua funzione governativa. (segue l'elenco di decreti che sanciscono le attribuzioni del ruolo governativo).
L'art. 4 recita: Quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti, il giudice, su richiesta di parte, rinvia il processo ad altra udienza.
L'art. 7 recita: Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della presente legge.
Capito?
Mi spiego meglio: se il Presidente del Consiglio, fosse coinvolto in un procedimento penale come imputato o come parte offesa, ma è impegnato nel presiedere il Consiglio dei Ministri, che è la fucina dove si delineano le linee governative e le proposte di legge, il suo legale deve far pervenire all'ufficio giudiziario (art.4) una richiesta motivata di rinvio dell'udienza e l'ufficio giudiziario, sempre applicando l'art.4 deve rinviare l'udienza ad altra data.
Ecco, emeriti membri del CSM, se ciò non succede, è la magistratura che si delegittima da sola, sempre agli occhi del semplice cittadino, al di là di chi poi esterna "pm comunisti" e "pm talebani". Fatemi capire, emeriti membri, sulla base di questi fatti vi aspettate un applauso?

Ma c'è di più. Perchè il CSM stesso si autodelegittima. e mi spiego:
Il ruolo del CSM è sancito dall'art.105 della Costituzione: Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell'ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati.
Ora, il CSM, a ragione, apre una pratica a tutela della magistratura quando c'è chi esterna "pm comunisti" e "pm talebani".
Ma il semplice cittadino si chiede: Perchè il CSM non apre una pratica a tutela della magistratura anche quando un pm o un ufficio giudicante non applica le leggi, delegittimando tutto il sistema giudiziario ?
Anche questo fa parte del vostro lavoro, ma voi finora l'avete applicato solo due volte: uno contro la Forleo (caso D'Alema) e l'altro contro De Magistris (caso Prodi), ma per noi, semplici cittadini la lista delle inesistenti leggi applicate contro-personam è molto più lunga.
Carissimi emeriti membri, anche voi vi delegittimate da soli con i vostri atti e, più spesso, con i vostri silenzi.

Sorrido invece quando sento qualcuno dire che “teme uno scontro tra le istituzioni e pericolose tensioni tra organi dello Stato” senza tuttavia porsi la domanda se dall’alto del suo Colle, qualche responsabilità non c’è l’ha pure lui, visto il lavoro che fa.
Abbiamo visto magistrati rilasciare ogni giorno interviste, che entrano nel merito delle indagini e degli indagati, alla faccia della loro presunta e sempre sbandierata indipendenza, raggiungendo il culmine quando in procura si stapparono bottiglie di champagne nel momento in cui la Corte Costituzionale votò contro il Lodo Alfano.
Ebbene, siccome chi paventa timori di scontri tra organi dello Stato è anche Presidente del CSM, costui abbia la forza di esercitare quel ruolo, guardarsi dentro e farsi un esame di coscienza.

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