Parla Spatuzza che, nelle vesti di pentito avrà il suo tornaconto, .......si muovono tutte le procure e, senza neppure verificare la solidità di quello che afferma, viene portato subito in un'aula di tribunale.
Parla un assessore, non se lo fila nessuno, neppure i giornali nazionali.
Ecco il fatto: Realfonso, assessore al Comune di Napoli, si è dimesso ed ha inviato una lettera al sindaco Iervolino dove punta il dito sulle società "partecipate" del Comune; praticamente dice: "la realtà delle società partecipate del Comune di Napoli resta figlia di un modo di fare politica che ha avuto la meglio in questi anni, che si è annidato soprattutto tra le frange egemoni del Partito democratico e che sta evidenziando i suoi limiti e le sue degenerazioni. Mi riferisco a un complesso scoordinato di strategie che puntano a proteggere interessi particolari, e che tendono a usare le partecipate come macchine per il consenso , legate a prebende e a privilegi. Sono criteri di gestione che finiscono col mortificare i cittadini e gli stessi lavoratori delle aziende comunali, in larghissima parte onesti e volenterosi".
Realfonso non ci sta, e sbatte la porta.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/10-dicembre-2009/assessore-realfonzo-si-dimette-accusa--1602133195096.shtml
E i magistrati napoletani dove sono? Sono impegnati con Mastella, dipinto come il mostro. Non sta a me difendere Mastella, ma a dire che lui non aveva inventato proprio nessun sistema, lui ha solo copiato.
Parla un assessore, non se lo fila nessuno, neppure i giornali nazionali.
Ecco il fatto: Realfonso, assessore al Comune di Napoli, si è dimesso ed ha inviato una lettera al sindaco Iervolino dove punta il dito sulle società "partecipate" del Comune; praticamente dice: "la realtà delle società partecipate del Comune di Napoli resta figlia di un modo di fare politica che ha avuto la meglio in questi anni, che si è annidato soprattutto tra le frange egemoni del Partito democratico e che sta evidenziando i suoi limiti e le sue degenerazioni. Mi riferisco a un complesso scoordinato di strategie che puntano a proteggere interessi particolari, e che tendono a usare le partecipate come macchine per il consenso , legate a prebende e a privilegi. Sono criteri di gestione che finiscono col mortificare i cittadini e gli stessi lavoratori delle aziende comunali, in larghissima parte onesti e volenterosi".
Realfonso non ci sta, e sbatte la porta.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/10-dicembre-2009/assessore-realfonzo-si-dimette-accusa--1602133195096.shtml
E i magistrati napoletani dove sono? Sono impegnati con Mastella, dipinto come il mostro. Non sta a me difendere Mastella, ma a dire che lui non aveva inventato proprio nessun sistema, lui ha solo copiato.
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