
La richiesta risarcitoria inoltrata allo Stato italiano - che i legali hanno quantificato in dieci milioni di euro da destinare in beneficenza - trae origine, spiega una nota, dalla decisione del Gip di Catanzaro che, accogliendo la richiesta della Procura Generale, ha disposto l'archiviazione del procedimento giudiziario a carico di Mastella per infondatezza della notizia di reato.
"Si e' infatti accertato - spiega il comunicato del segretario dell'Udeur - che, nell'inchiesta Why Not, "mancavano completamente le condizioni dell'avvio dell'indagine penale avviata dall'ex Pm de Magistris procurando al segretario politico dell'Udeur e al suo partito ingenti danni materiali, morali e all'immagine".
Ci mancava per completare il curriculum di questo individuo: http://ilchiodo.blogspot.com/2009/11/vittime-di-de-magistris.html
Anche questa vicenda mostra la forza di una casta. Infatti se, nell'esercizio delle proprie funzioni, un Carabiniere "sbaglia", lui paga di persona, e la stessa cosa succede con gli insegnanti, i poliziotti,.... vale per tutti, ma se sbaglia un pm, debbono pagare gli italiani e lui diventa almeno eurodeputato.
Capito Elvira?
1 commento:
Già, perchè del referendum sulla responsabilità civile dei giudici, approvata a larga maggioranza, non se ne è fatto nulla, cioè è lo Stato (noi) che paga gli errori dei giudici. Perchè non si rende obbligatoria, a carico dei giudici così come lo è a carico di tanti professionisti, una bella polizza responsabilità civile con la quale i magistrati si tutelano finanziariamente verso i loro (tanti) errori? Perchè perderebbero la serenità di giudizio, risponde la solita corporazione: e perchè i medici, gli ingegneri e tanti altri che pagano di tasca propria una polizza assicurativa non perdono la loro serenità e i giudici si?? Allora ha ragione qualcuno che dice che ai giudici e ai magistrati in generale, vanno fatti test psicoattitudinali per verificarne, nei limiti del possibile, la capacità psichica?? D'altronde i poverini guadagnano come e più dei deputati, per cui possono permettersi di sganciare due lire di tasca propria e non far gravare sul popolo le loro inefficienze e incapacità.
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