In Italia ci sono 206 prigioni che, nonostante l'indulto del 2006, scoppiano di detenuti.
Due sono le principali cause: più del 50% dei detenuti sono in attesa del processo e quasi un terzo del totale è straniero.
Quali possono essere le soluzioni?
Il governo sta lavorando con l'Ue per ricevere fondi e costruire nuovi penitenziari, qualcuno sta lavorando anche ad un provvedimento «svuotacarceri» e qualcun'altro sta cercando accordi con gli Stati stranieri perché riprendano nelle loro celle i connazionali delinquenti.
Riuscirannpo queste azioni a risolvere il problema? forse no, ma ognuna di essa tende a migliorarla.
Con questo scenario, la Corta Costituzionale rema contro e ti inventa una sentenza che apre la strada al Turismo Carcerario.
Con questa sentenza, che ancora non è pubblica, si aprono infatti le porte delle nostre prigioni agli immigrati comunitari che hanno commesso reati nella loro patria e lì sono stati condannati.
Basta che abbiano non la cittadinanza italiana, ma solo la residenza o la dimora nel nostro Paese. Perchè parlo di turismo carcerario? Perchè gli stranieri hanno tutto l’interesse a scontare la pena da noi, visto che una sentenza della Cassazione nel 2009 ha affermato che anche ai comunitari, come agli italiani, bisogna applicare lo sconto di pena di 3 anni concesso dall’indulto del 2006.
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