Ci sono errori nelle proposte del Governo, sicuramente; ne possiamo vedere non uno, ma anche molti, per eccessi o per omissioni, ma la linea è chiara: occorre battersi nelle due battaglie contro gli sprechi e contro l’evasione.
Un’opposizione seria contribuirebbe a pensare come meglio combattere queste due piaghe che sono diventate ormai un sistema, e su queste idee diverse il Paese dovrebbe confrontarsi , con apertura, umiltà, rispetto e partecipazione.
Invece in un paese in cui le tasse sui redditi sono al limite della competizione internazionale, le proposte che vengono fatte dall’opposizione si riducono a dire che la manovra è sbagliata perché dobbiamo innanzitutto innalzare le tasse ai redditi alti. E si sentono idiozie sino a quella di confiscare ai ricchi i loro beni e averi.
Solo il dover parlare di queste idiozie fa venire l’orticaria. Eggià perché quando il governo Prodi ha messo, per quattro volte, le mani nelle tasche degli italiani, per lui, per Bersani, Visco e Padoa Schioppa, i ricchi erano quelli che avevano un reddito superiore ai 30.000 euro.
Per loro gli sprechi pubblici ( quelli che paghiamo tutti noi ) devono rimanere e proliferare mentre la lotta all’evasione è roba complicata tecnicamente.
E’ possibile affidare loro l’Italia? Certo che no!
E’ triste, ma questo Paese non ha più opposizione; o peggio, ha un’opposizione pericolosa per tutti noi.
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