Il Presidente della Repubblica si lamenta di non essere stato “ascoltato” nella formulazione di una legge, preventivamente addirittura. L’ha detto Napolitano a proposito della manovra finanziaria e a proposito della legge sulle intercettazioni.
Siamo all'assurdo; abbiamo stracciato la Costituzione, ma nessuno ci fa caso.
In Italia, da molti mesi ormai, il Presidente della Repubblica è considerato una sorta di terzo livello del potere legislativo, prevarica le sue funzioni, magari con le migliori intenzioni, parla tutti i giorni, commenta la politica, risponde ai giornali, giudica le "proposte" di legge ed i decreti.
Dal momento che questo comportamento è continuo da alcuni mesi, e nessuno se ne è lamentato, questo abuso è diventato un diritto e Napolitano ora addirittura si lamenta di non essere stato ascoltato.
Faccio una sola osservazione: l’Italia come giudicherebbe un Presidente che si comportasse così e si chiamasse Silvio Berlusconi? Come mai in quel caso sessanta milioni di costituzionalisti si accorgerebbero dello straripamento di quella carica, e oggi non se ne accorge nessuno?
Anzi no, se ne è accorto Ghedini che al corriere della sera ha detto:" I commenti del Quirinale sono assai pregevoli, ma c'è un parlamento: spetta a quest'ultimo decidere", perché "la valutazione del capo dello Stato non è su problemi di natura tecnica. Altrimenti dovrebbe farsi eleggere. La valutazione è sulla costituzionalità. Le 'criticità tecniche' esulano dalla sua competenza".
In pratica Ghedini ha ricordato quanto è previsto dalla Costituzione.
Cosa hanno commentato gli ipocriti?
IDV: "Delirio di onnipotenza".
PD: "Non ci si rivolge così al Colle"
UDC: "E' inutile fare le pulci alle parole del Capo dello Stato".
Tutte frasi ad effetto, da talk-show, senza alcun contenuto di merito.
Frasi ipocrite, appunto.
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4 commenti:
tutto vero, ma berlusconi e' alla frutta.
tutto vero, ma berlusconi e' alla frutta.
ora che Franceschini li ha invitati a "scoprirsi" vedremo se i finiani hanno gli attributi.
se ne devono andare.
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