Il 22 giugno ci sarà il referendum tra i lavoratori della Fiat di Pomigliano.
A cosa serve?
Se qualcuno spera che la Fiom-Cgil possa ripensarci davanti a un’espressione chiara dei lavoratori, può toglierselo dalla testa. La Fiom ha già detto che il referendum è illegittimo, ed ha preso già le distanze dal suo risultato.
Fossi nei panni di Marchionne me ne sarei già andato in Polonia (ed è quello che farà).
Ma come si fa a gestire un’azienda se ogni piccolo dettaglio del piano industriale lo devi concordare con Fim Cisl, Uilm, Ugl, Fismic, Fiom, Cobas, e chi più ne ha più ne metta? E non basta, perché se la più piccola organizzazione di categoria non è d’accordo, da sola è in grado di agitare gli stabilimenti Fiat con assemblee, scioperi, picchettaggi e ti bloccano la produzione?
Come si fa a gestire un’azienda se il suo personale, complici i sindacati, disertano l’azienda nei giorni in cui gioca la Nazionale di calcio (scioperi o malattie), e nei giorni delle elezioni comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee e referendum (tutti scrutinatori o rappresentanti di lista)?
Chiariamo che lo sciopero, le malattie ed i permessi elettorali sono tutti legali, ma quando le malattie si traducono in epidemie e gli scrutatori sono il 50% dei lavoratori (come a Pomigliano) bèh mi risulta difficile difendere questi furbastri. Eppure i sindacati lo fanno. Ieri, a difendere questi "diritti" è intervenuto anche Vendola che ha parlato di ricatti e del padrone che si arricchisce con le carni maciullate dei lavoratori.
Un mix di situazioni surreali che esistono solo in Italia e che sono alla base del fatto che le multinazionali sono fuggite via dall’Italia. In altri Paesi l’accordo è tra l’ad dell’azienda, un rappresentante del governo ed un rappresentante dei lavoratori. E si discute di cose serie.
Secondo me Marchionne ha già deciso di lasciare Pomigliano al suo destino, come ha fatto con Termini Imerese, ma ha il compito di salvare la faccia della Fiat (e la Fiom involontariamente? gli sta dando una mano).
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1 commento:
Qualche punto di ragione ce l'hai, ma è molto facile sparare sentenze quando si è fuori dai giochi e con la pancia piena.
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