Chi ha avvertito il figlio di Antonio Di Pietro, Cristiano, già consigliere dell’Italia dei Valori Campobasso, di non parlare mai più al telefono con Mario Mautone, ex uomo di Tonino al Ministero delle infrastrutture nel ruolo chiave di provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, quando nessuno poteva ancora sapere quello che bolliva in pentola a Napoli nelle inchieste sull’imprenditore Alfredo Romeo?
La domanda sorge spontanea oggi confrontando le cronache dei quattro maggiori quotidiani nazionali: “la Repubblica”, “Il Corriere della sera”, “La stampa” e “Il giornale”.
Su una cosa tutti sono d’accordo: il grande moralizzatore della politica italiana sta finendo nel tritacarne napoletano. Pare che il suo ex uomo di fiducia, allontanato in tempi molto sospetti, cioè nel luglio 2007, dall’incarico succitato nel ministero da lui presieduto, quello delle infrastrutture, lo volesse addirittura ricattare per via di quei favori che il figlio chiedeva e otteneva ai bei tempi.
Ma questa è la versione da difesa di ufficio del quotidiano debenedettiano. Se invece si legge la cronaca de “il giornale” si scopre che nell’informativa Dia che tutti citano come fonte c’è scritto ben altro.
Ad esempio questo passaggio: “In particolare sono state acquisite una serie di intercettazioni nel corso delle quali Cristiano Di Pietro chiede al provveditore Mautone alcuni interventi “di cortesia” quali: affidare incarichi a persone a lui segnalate anche al di fuori di ambiti di competenza istituzionale (Bologna); affidare incarichi ad architetti da lui indicati e sollecitati anche da Nello Di Nardo (all'epoca segretario di Di Pietro al ministero, già candidato Idv e già sottosegretario al Viminale nel D'Alema bis, ndr), come da conversazione 6335, 20/6/07 tra Di Nardo e Mautone al quale comunica che con lui si trovano “due architetti amici di Cristiano ai quali non bisogna far prendere collera”; interessi di Cristiano Di Pietro in alcuni appalti e su alcuni fornitori”.
E che succede in effetti? Lo descrive sempre la stessa informativa: “..naturalmente le richieste di Cristiano Di Pietro vengono immediatamente esaudite da Mautone, che ne comunica a Cristiano l'esito riservandosi di consegnare a lui materialmente il decreto di nomina (“... c'ho dato un incarico! Poi non l'ho dato ancora a lei! Lo passerò sempre a te e poi ce lo farai avere tu!”)”.
Fin qui le relazioni pericolose, in parte già note tra Di Pietro junior e Mario Mautone, ex provveditore alle opere pubbliche per Campania e Molise nel ministero delle infrastrutture di Tonino.
Poi però scattano i primi campanelli di allarme: a fine luglio del 2007 quando nessuno sapeva niente dell’inchiesta su Romeo avvengono due episodi che la Dia definisce inquietanti: Di Pietro junior si rifiuta di rispondere al telefono alle chiamate di Mautone e lo stesso viene trasferito a Roma per ordine di Di Pietro padre. Perché? Chi soffia a chi? E cosa?
Osserva la divisione investigativa antimafia che “l’improvviso silenzio di Cristiano di Pietro è un episodio inquietante”. Addirittura lui tronca a metà una conversazione in data 27 luglio 2007 e da allora si rifiuta di rispondere al telefonino quando chiama Mautone.
Di Pietro padre, citato nel medesimo rapporto della Dia, “chiede di parlare di persona con il senatore Idv Nello Formisano”, e poi “fa una riunione politica dove chiede ai suoi collaboratori di tenere fuori il figlio perché troppo esposto”.
Una conferma che qualcosa di strano è accaduto viene dal cugino (omonimo) del senatore Idv Nello Formisano che dice questo al telefono: “Ha ricevuto un input e si è messo a posto”. Poi gli eventi precipitano. Il 31 luglio Mautone finalmente parla con il giovane Di Pietro. Commenta l’estensore del rapporto Dia che Mautone “.. scopre che “ha paura di parlare al telefono” e si domanda cosa stia succedendo”. L’1 agosto il senatore Formisano dice al cugino che “lo ha chiamato Antonio che gli ha espresso desiderio di parlare due minuti “da soli” con il senatore Formisano”. E un collaboratore di Mautone gli dice di aver saputo da due esponenti “della segreteria regionale del ministro che Di Pietro avrebbe detto che il figlio Cristiano sta sbagliando e si sarebbe troppo esposto”.
Mautone vistosi scaricato da Di Pietro padre e trasferito ad altra sede del ministero a Roma, da quella molto più importante di provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, il tutto senza un perché, parla allora a sua volta al telefono con la moglie. Che gli suggerisce di “tentare la carta del ricatto del figlio” perché “il potere che tieni qua a Napoli a Roma non lo puoi tenere”. Non si sa se questo ricatto abbia mai avuto luogo , le carte per ora non lo dicono. “Repubblica” la butta in caciara per coprire le evidenti fughe di notizie da ambienti giudiziari napoletani a favore del figlio di Di Pietro.
Certo a l’uomo che quando va in tv da Santoro parla sempre della “moglie di Cesare” che deve essere esente da sospetti per non compromettere il marito funzionario pubblico, si potrebbe facilmente obiettare, maramaldeggiando, che “anche il figlio di Cesare dovrebbe esser esente da sospetti”.
E che qualcuno dovrà prima o poi spiegare chi avvertì Cristiano di non parlare più con Mautone che nel frattempo era sotto intercettazione telefonica.
Forse “Anno zero” dedicherà la prossima puntata a risolvere questo mistero?
Dimitri Buffa
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7 commenti:
mi sembravo di aver capito che tu ti ritenevi personaimparziale , ma da quel che leggo mi sembri invece , molto parziale. continui a guardare la pagliuzza nell occhio degli altri ma ignori quella che avete voi.premesso che di pietro non lo amo particolarmente , ma io credo che se una persona vuole essere credibile deve prima guardare alla spazzattura che ha in casa ,poi eventualmente può abuon diritto guardare anche a quella degli altri.io non difendo nessuno, e sono la prima a dire che urge fare pulizia e anche a fondo.tu invece mi pare che ignori la montagna di spazzattura maleodorante che avete in casa econtinui a rovistare in quella altrui.il tuo berlusconi ,che ritieni adatto e leggittimato ariformare la giustizia e è il primo a violare le regole e a farsi le leggi pe non pagare dazio.....se vai nel mio blog c è un articolo della nuova sardegna dove si da notizia che il VOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ,ha pagato al comune di olbia,CINQUANTAMILA EURO ,per abusi edilizi a villa certosa ,abusi condonati da apposia legge del precedente governo .....berlusconi!cosa pensi ,possa pensare un privato cittadino?"se lo ha fatto lui ,perchè non io?"per non parlare dello scempio che ha fatto per avere l accesso dal mare direttamente nella proprietà
e su CUI HA MESSO IL SEGRETO DI STATO,IMPEDENDO COSI , ANCHE ALLA MAGISTRATUA DI METTERCI IL NASO....!E PERCHè NON PARLARE DI CATANIA.....NON CREDO CHE ANCHE LI POSSIAMO DARE LE COLPE AL PD....!
MA DOV è L AUTORE PRINCIPALE DI QUEL DISASTRO? NESSUNO PARLA DI QUESTO, NESSUNO PARLA DEL FIUME DI DENARO CHE VA ALLA SICILIA(TOTALMENTE nelle MANI DEI BERLUSCONES E CHE VA AD INGRASSARE I SOLITI NOTI....E POTRI COTINUARE ANCORA A LUNGO, SE NON CAPISSI L INUTILITà DELLE MIE PAROLE.....!
Scusa ma gli articoli a cui fai riferimento smascherano (con tanto di intercettazioni telefoniche) che qualcuno stava ingenuamente cercando di ricattare Di Pietro. Io non voglio assolutamente difenderlo o accusarlo. Mi incuriosice semmai il tuo passaggio mentale da questo fatto alla affermazione "anche Di Pietro entra nel caso napoletano". Semmai sono proprio quelli che complottavano contro di lui e contro il figlio che cercavano di farlo entrare nel caso napoletano, in maniera truffaldina. Davvero, senza rancore, ma mi interessa la logica e la razionalita'. Anche io sono ingegnere come te e all'universita' queste cose ce le hanno provate a insegnare e mi interessano ancora. Come puoi dimostrare (termine ingegneristico, mi consentirai) quello che affermi? Amavo la matematica proprio perche' non ti puoi inventare nulla, non puoi teorizzare senza dimostrare. Per interessi di parte si fa di tutto, lo so. Ma secondo me, soprattutto in un momeno come questo, ci servirebbe un po' di logica, razionalita' e buon senso. Dovremmo lasciare perdere queste "parti" e ragionare sui fatti dimostrati e dimostrabili. Forse anche noi ingegneri e scienziati dovremmo cominciare a dare il buon esempio.
x stefano
Leggi attentamente questo passaggio: “In particolare sono state acquisite una serie di intercettazioni nel corso delle quali Cristiano Di Pietro chiede al provveditore Mautone alcuni interventi “di cortesia” quali: affidare incarichi a persone a lui segnalate anche al di fuori di ambiti di competenza istituzionale (Bologna); affidare incarichi ad architetti da lui indicati e sollecitati anche da Nello Di Nardo (all'epoca segretario di Di Pietro al ministero, già candidato Idv e già sottosegretario al Viminale nel D'Alema bis, ndr), come da conversazione 6335, 20/6/07tra Di Nardo e Mautone al quale comunica che con lui si trovano “due architetti amici di Cristiano ai quali non bisogna far prendere collera”; interessi di Cristiano Di Pietro in alcuni appalti e su alcuni fornitori”.
Tutto quanto sopra non lo scrivo io, è agli atti. La logica mi dice semplicemente che questi comportamenti sono più o meno assimilabili a quelli di Mastella.
x redentatiria
Riporto una tua frase: "io non difendo nessuno, e sono la prima a dire che urge fare pulizia e anche a fondo.tu invece mi pare che ignori la montagna di spazzattura maleodorante che avete in casa econtinui a rovistare in quella altrui".
Ho seguito il tuo consiglio ed ho fatto una visita ai tuo blog ed ho trovato anche il tuo post su Soru a Che tempo che fa, ed allora capisco che sei proprio tu che non vuoi proprio guardare in casa. Leggi questo post: http://ilchiodo.blogspot.com/2008/12/la-rai-un-servizio-pubblico.html
Hai mai cbhiesto queste cose a Soru?
con affetto, nicola
se ancora ce ne fosse bisogno ,ho capito una cosa :che chi segue berluscono , come lui, per non rispondere a domande nnon gradite si difende ataccando,io credo a questo punto si del tutto inutile continuare questa discussione .voi siete solo capaci di infangare chiunque provi a mettersi fra voi e il potere. e berlusconi non è neppure degno di allacia
re le scarpe a renato soru....
fra l altro vorrei ricordare che siete maestri anche ,dove ve ne fosse bisogno,di fabricare falsi dossier e poi ,se la tua fonte è maninchedda.......be .....possiamo stare tranquilli.....che....voltastomaco...
redentatiria, per cortesia, non mi deludere; valuta i fatti per quello che sono e non per chi li ha detti.
ciao, buon Natale
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