Comune di Napoli: L’ultima delibera finita nel mirino degli inquirenti, firmata dall’ex assessore Giorgio Nugnes, suicidatosi sabato scorso, è l’appalto megamilionario del Global Service stradale che nei fatti sarebbe stato aggiudicato ad una ditta che presentava le caratteristiche per partecipare al bando. Un abito su misura che tagliava fuori, per esempio, costruttori ed imprenditori, anche se consorziati.
L’ipotesi di reato è pesante: associazione a delinquere. Lo confermerebbe il fatto che ad indagare è la Dda. Si profilano, come corollario, reati “minori” come l’abuso d’ufficio.
Il modello sarebbe quello di Moggi: una vera e propria sorta di cupola degli appalti.
E allora si cominciano ad inquadrare anche le improvvise e non motivate dimissioni dell'assessore al Bilancio Cardillo. Qualunque buon penalista, nelle condizioni in cui si trovava l’ex responsabile delle dissestate finanze del Comune partenopeo, gli avrebbe consigliato di lasciare.
Rimettendo l’incarico, i rischi dell’indagato si attenuano, il processo si gestisce meglio e si riacquista in serenità.
Al momento, la giunta Iervolino ha perso due dei suoi esponenti, in stretta correlazione ad iniziative della Magistratura. (Certo, fosse stato per la politica, le dimissioni di Nugnes e di Cardillo avrebbero dovuto attendere ancora qualche tempo.)
E per questo sul cupo cielo della Napoli di Bassolino e della Jervolino si aspetta.
Cosa? Che incomba una voce che annunci "Alle 18 comincia il Giudizio Universale".
Sembrerebbe che anche a Bassolino sia stato proposto di lasciare l'incarico: "meglio che Bassolino si faccia da parte subito (magari con il salvagente di un seggio all’Europarlamento) che nel pieno della bufera giudiziaria, consegnando la Regione nelle mani di Berlusconi senza alcuna chance di successo".
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