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martedì 9 giugno 2009

Uguale al suo datore di lavoro

Ancora non sappiamo per quali grandi meriti e capacità De Magistris dovrà rappresentare gli italiani a Strasburgo. Il suo capo Di Pietro ancora non lo ha spiegato agli italiani.
Ma lui già si è presentato, e come degno discepolo di cotanto maestro, ha iniziao subito con la scuola dipietrista, vale a dire accusare tutti gli altri che non appartengono alla sua parrocchia.
Ecco la suaprima esternazione: «La vittoria del Pdl in Campania non è merito di Cesaro ma del fallimento del centrosinistra sui temi morali e ambientali. Francamente - ha aggiunto De Magistris - devo dire che Cesaro non rappresenta degnamente nè Napoli, nè la sua provincia nè la Campania»
Tutti i sinistri sono sempre pronti, in ogni occasione, a difendere la costituzione e poi quando il popolo elegge democraticamente un politico del centro destra puntuale, come il suono di una campana, arriva il giudizio dei perdenti di successo pronti a contestare, pontificare.
Finitela con la vostra spocchia da primi della classe. Proprio per questi motivi il popolo vi ha puniti nelle urne dalle alpi al sud. Spogliatevi della vostra presunta superiorità.
Continuate così e sarete sempre distanti dalla "ggente", come dite voi sinistri radical chic in ogni circostanza.
Il popolo è con Berlusconi: rassegnatevi a lunghi anni di opposizione.
Perderete il Comune e la Regione. Infine, ascoltate in tv (quando non siete distratti dalle boiate che spara il buon Franceschiello) l'accademico d'Italia membro della Crusca, l'on. Di Pietro con il suo linguaggio forbito, aulico, pregno di vocaboli che denotano anni di studi in lettere e filosofia. Come disse Totò; mi faccia il piacere!!!
Al vostro De Magistris invio una selva di pernacchie. Inizia veramente male.
Se De Magistris sa qualcosa percui Cesaro è impresentabile, parli, dimostri e ci informi. Altrimenti taccia.
Se il problema invece è costituito dal fatto che Cesaro non sappia parlare non credo sia un gran problema. Di Pietro non è meglio.
Non mi piace la calunnia gratuita. Non conosco Cesaro, ma da napoletano ho sopportato una incapace IERVOLINO (al Comune) un inutile Di Palma (alla Provicia) ed un arrogante e pessimo governatore BASSOLINO (alla Regione) che hanno ridotto la nostra città in una pattumiera a cielo aperto con una diffusa illagalità legalizzata.
Se, come oggi dicono, avevano le mani legate dal governo nazionle del PD, dovevano andare via dicendo la verità. VERGOGNA.
Quindi, noi napoletani perbene se abbiamo sopportato questi tre potremo anche sopportare Cesaro; ma perlomeno vediamo cosa saprà fare senza condannarlo a priori, solo perchè è un avversario (per De Mgistris nemico).

3 commenti:

paologia ha detto...

non ti conosco, ma non credo che tu abbia titolo per giudicare de magistris. per tuo promemoria ti ricordo che de magistris è un uomo che in altri tempi sarebbe stato ammazzato da quelli che dici che ti hanno sporcato la città. di questi tempi si sono limitati a spostarlo, uccidendolo solo professionalmente. non conosco il neo presidente della provincia di napoli e non mi interessa conoscerlo. ti dico solo una cosa: letizia (aspirante suocero di 'papi') è indagato per associazione mafiosa, legami con la camorra, per intenderci, o col sistema, se preferisci, quella stessa camorra che sta uccidendo napoli e i suoi abitanti. quando capirete che i partiti tradizionali hanno fallito. tutti quanti, destra e sinistra. la speranza che abbiamo sono le persone come de magistris che, te lo ricordo, si è presentato come indipendente, non come dipendente di di pietro.

nicola ha detto...

Io mi permetto di giudicare De Magistris alla stesssa stregua con cui lui si permette di giudicare Cesaro.
Delle due l'una:
o è un cialtrone che sparla solo per appartenenza all'altra parte politica,
o veramente sa qualcosa di Cesaro, ed allora è un vigliacco, perchè tace, ma lascia intendere....
appunto, come il suo datore di lavoro.
grazie per la visita

minnanon ha detto...

Egr. Paologia

forse considererai di parte l'articolo che ti cito

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=347535&START=0&2col=

tuttavia ti prego di leggerlo lo stesso e di dirmi se sei a conoscenza di elementi che sconfessino i fatti ivi citati, cioè che "in conclusione, nelle indagini sulla pubblica amministrazione fatte da Luigi De Magistris a Catanzaro nessuno è mai stato condannato. Nessuno. Mai.
"
Forse non abbiamo i titoli per giudicare l'operato di un (ormai ex) magistrato però gli elementi per farci un'idea delle sue capacità non ci sono estranei, tanto per usare un eufemismo. La cosa più benevola che si può dire di questo individuo è che è un incapace che non è in grado di svolgere il suo lavoro.