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martedì 27 ottobre 2009

Si aprono le danze: E' una tarantella

Quando Bersani si candidò come segretario del PD, Franceschini andò su tutte le furie: Mi devo candidare per forza anch'io perchè non posso permettere che il partito vada nelle mani dei leader del passato.
Ora ha vinto Bersani e qual è la sua linea?
A parole dice che sarà un partito di alternativa e non un partito di opposizione; nei fatti, invece di scrivere un programma di governo e quindi allearsi con quelle forze politiche che lo condividono, il suo primo ed unico obiettivo è quello di allearsi con tutti quelli dell'opposizione che vogliono creare una alternativa.

Cosa li unirà? Cosa li dividerà? Non è importante, l'importante è conquistare il potere.
E' proprio il ritorno al passato temuto da Franceschini, un passato (2005) in cui Prodi unì ben 11 formazioni politiche (+cespugli)


Democratici di Sinistra (DS), con segretario Piero Fassino;
La Margherita (DL), con presidente Francesco Rutelli;
Partito della Rifondazione Comunista (PRC), con segretario Fausto Bertinotti;
Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), con segretario Oliviero Diliberto;
Italia dei Valori (IDV), guidato da Antonio Di Pietro;
Socialisti Democratici Italiani (SDI), guidato da Enrico Boselli;
Federazione dei Verdi, guidato da Alfonso Pecoraro Scanio;
Popolari-UDEUR, guidato da Clemente Mastella;
Movimento Repubblicani Europei (MRE), guidato da Luciana Sbarbati;
Radicali Italiani, guidati da Emma Bonino;
I Socialisti, guidato da Bobo Craxi;
A questo miscuglio si aggiunsero poi il Partito Pensionati, il movimento della Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI), i Democratici Cristiani Uniti (DCU), la Lista Consumatori e i movimenti regionali Südtiroler Volkspartei (SVP), Lega per l'autonomia Alleanza Lombarda (LAL), Partito Democratico Meridionale (PDM) e Liga Fronte Veneto.
Cosa li univa? NULLA.

Cosa faranno questi signori se, per caso, fossero eletti?
A parte una legge che dica chiaro chiaro: Berlusconi è ineleggibile, poi litigherebbero su tutto il resto ed andremmo di nuovo al voto.
Però Caruso potrebbe continuare a coltivare la marijuana nelle fioriere di Montecitorio, Giordano potrà dedicare qualche aula a qualche altro "eroe-patriota" come Giuliani, Livia Turco potrebbe riaumentare la dose detenibile per uso proprio, Grillini potrebbe continuare ad istruirci sulla adozione da parte di coppie omosessuali, Rizzo potrebbe invitare Chavez per una Letio Magistralis, Diliberto potrebbe indottrinarci sulla Costituzione Cinese, e così via.

2 commenti:

Angelo D'Amore ha detto...

anche nel pdl, la calma sembra solo apparente. la lega tiene sotto pressione il premier. lui resta l'unico collante.
in campania, nonostante il dramma bassolino, il pdl non ha ancora indicato un candidato autorevole, ma solo figure di secondo livello o candidati forti nel consenso ma con molte ombre nel loro cammino politico.
l'unica persona per cui voterei a destra, e' bertolaso, altrimenti continuero' ad astenermi.

nico ha detto...

L'unico candidato "pulito" non è campano.
E' una triste realtà.