In Spagna la attuale legge che regolamenta l'aborto, autorizza l'interruzione di gravidanza solo in tre casi: stupro, malformazione del feto o pericolo per la salute psicofisica della donna.
Mi sembra più ragionevole di quella in vigore in Italia.
Ma al Parlamento spagnolo è in discussione la riforma presentata dal governo socialista del premier Josè Zapatero che concede la possibilità di interrompere la gravidanza alle donne che lo richiedono anche senza parere medico e fino alla 14esima settimana di gravidanza; in più estende anche alle adolescenti di 16 anni la possibilità di abortire senza l'autorizzazione dei genitori.
Il Partido Popular, il principale movimento di opposizione al governo Zapatero ha invitato gli spagnoli a manifestare, ed in piazza sono andate più di 1 milione di persone. Tantissime le famiglie, con una moltitudine di bambini, molti gli anziani e gli adolescenti che indossavano una maglietta o un cappellino rosso, il colore dei pro-vita in Spagna, con lo slogan: Cada vida importa (Ogni vita è importante).
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