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mercoledì 11 marzo 2009

Siamo alle Bertinottiane


Quanto entrerebbe nelle casse dello Stato se si costringessero le cooperative con scopo di lucro (contraddizione in termini, ma le COOP che cosa sono altrimenti?) a pagare l'IVA come tutti gli altri commercianti italiani?
Quanto entrerebbe nelle casse dello Stato se non avessimo un Parlamento formato da due Camere che fanno la medesima cosa, con quasi 1000 parlamentari, con costi da capogiro?
Quanto entrerebbe nelle casse dello Stato se si andassero rivedere i rimborsi elettorali ai partiti ed i contributi all'editoria?
In pratica, se hanno bisogno di soldi, si taglino i propri lauti salari, riducano l'esercito di portaborse, viaggino in treno a proprie spese........e non facessero leggi che annullano le multe ai partiti (abuso di affissioni elettorali).
Io potrei aggiungere che, dal momento in cui la prostituzione in Italia non è reato, perchè non si fa pagare l'Iva a chi scegli di fare questo mestiere?
E invece no, quello di mettere le mani nelle tasche degli italiani è tipico della demagogia di chi sollecita tutti a fare il proprio dovere ma si guarda bene dall'imporlo a se stesso.
Ma poi, facciamo finta che sia tutto vero; cioè facciamo finta che veramente, tassando una tantum di due punti di irpef gli italiani che denunciano un reddito superiore a 120.000 euro, si riuscisse a ragranellare 500 milioni di euro (tutto da verificare, ma facciamo finta che fosse vero). Per quanti italiani li dobbiamo suddividere? Almeno alla platea che ha usufruito della social card.
Adesso, facciamoci una domanda: quanto è costato allo Stato la social card? Esattamente 450 milioni di euro. Ecco il link http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/economia/crisi-2/social-card/social-card.html
E vi ricordate cosa dicevano il Pd ed Epifani della social Card? Molte le critiche alla social card, definita dalle associazioni dei consumatori poco più di un'elemosina. Mentre il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani rileva come si tratti di un'idea vecchia, nata in un contesto economico e sociale completamente diverso. (E' scritto nel link di Repubblica riportato sopra).
Adesso il Pd propone questa elemosina ed Epifani si dice d'accordo.
Ma...........mi facciano il piacere.

In tutta onestà penso che Franceschini deve recuperare i voti della sinistra estrema ed allora tira fuori dal cappello tutte le migliori bertinottiate, con l'appoggio di Epifani.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi, sono passato a trovarti. Ora ti linko sul mio blog perché quello che scrivi mi pare saggio e sensato . Ciao

nico ha detto...

x Luciano
qual è il tuo blog?

Anonimo ha detto...

Ciao, sono parzialmente d'accordo con
quello che scrivi.
Parzialmente perché, non mi sembra
una proposta della CIGL, ho avuto
modo di capire che quella proposta,
trova d'accordo il 65% degli ITALIANI.
Trova larghi consensi nell'UDC e
persino nella Lega Nord.

Il governo che abbiamo votato, deve
fare qualcosa in più per i redditi
bassi [in tempo di crisi].

Questa volta, devono prestare attenzione,
devono ascoltare non alzare i toni.

Ciao.

Anonimo ha detto...

x Isacco:
Se qualcuno facesse la proposta didare 1000 euro a tutti gli italiani, otterrebbe il 100% dei consensi.
in questo momento i poblemi sono due:
1. aiutare quelli che si troveranno in difficoltà
2. non devo fermare l'economia. E chi spende oggi se non quelli che hanno i soldi?

Caro Isacco, con una crisi mondiale, nessun paese ha pensato di aumentare le tasse a chi ha facoltà di spendere.
come mai?

Anonimo ha detto...

Chissà perchè non fanno questa proposta:
Allineare immediatamente gli stipendi dei parlamentari agli standard medi europei, compresi gli europarlamentari. Basta un decreto di poche righe, sicuramente approvabile a larga maggioranza. Risparmio: almeno 150 mln di Euro all'anno "strutturali".

Anonimo ha detto...

Marco sei un po' ingenuo: hai mai visto un politico che rinunci a parte dello stipendio o solo ai benefits di cui godono??
Poichè in politica contano gli equilibri, nessuno prenderà mai un'iniziativa del genere. Purtroppo!!
Claudio

Anonimo ha detto...

Rispondo alla tua domanda, lo hanno
fatto la Germania Nazista, dopo il
putch di monaco e lo ha fatto
Franklin D. Roosevelt negli U.S.A.

In entrambe i casi due nazioni in
ginocchio nei primi anni 30, hanno
creato due grandi potenze.

In America [IL NEW DEAL] consisteva
propio in questo:

-1- Nazionalizzazione industriale.
-2- Sostegno dei redditi bassi.
-3- Realizzazione lavori pubblici.
-4- Finanziamenti pubblici nelle banche.

Insomma la crisi del '29 fu superata, in questo modo dallo statista Roosevelt.

Senza polemiche, io la vedo così.

Ciao.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo, nello stesso periodo
storico, dopo la rivoluzione
bolscevica, nella Russia di Stalin,
non ci fu un sostegno alla "DIGNITÀ"
dei redditi bassi, questo divise
il paese in due livelli.
Il primo livello fu,
LA CASTA DEI BENESTANTI vicini al potere, comunista di Stalin.

Mentre al resto della popolazione
veniva applicata la dottrina COMUNISTA.

In pratica non avevano diritti,
solo doveri verso "LA CASTA".

Se in questa cornice riconosci
qualcosa, fammelo sapere.

Ciao.