Berlusconi è «fiducioso» sull'esistenza «di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti». Non ha quindi nessun dubbio sull'esito della sentenza Mills: «Sarà annullata dalla corte di Cassazione».
Berlusconi è fiducioso, ma non è fesso, e mette in conto anche la possibilità di essere condannato. Allo scopo dice: "In caso di condanna sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia".
Parole gravissime che si ritorceranno sicuramente contro di lui.
Infatti ora la magistratura indagante sta già diffondendo l'assioma che la corruzione comporta automaticamente l'interdizione dai pubblici uffici.
E se non potesse essere così, ci sarà sempre Gaspare Spaduzza.
Per farlo deporre si stanno cambiando tutte le regole processuali e sarà ascoltato nel processo Dell'Utri.
Spaduzza, dopo sedici anni, ora ricorda che Berlusconi e Dell' Utri furono i «referenti» della seconda «trattativa» tra Stato e mafia. Era il 1992 (Berlusconi non era neppure in politica,e non esisteva neppure Forza Italia). Tutto quello che riferisce Spaduzza è "per sentito dire", senza alcun riscontro oggettivo perchè le persone che lui nomina sono tutte defunte.
Ma fa il nome di Berlusconi ed allora è assolutamente affidabilissimo, per i magistrati.
Sentenza già scritta: Dell'Utri sarà condannato e Berlusconi era il terminale delle relazioni tra Dell'Utri e la mafia.
In pratica nel processo Dell'Utri verrà "mediaticamente condannato" Berlusconi senza che neppure si potesse difendere.
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