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sabato 25 dicembre 2010

Condannati al suicidio

Il socialista Josè Luis Zapatero, non pago di aver assunto, giusto qualche giorno fa, talune decisioni di “destra” come quella di privatizzare le società che gestiscono gli aeroporti di Madrid e Barcellona, e ridurre le tasse alle imprese con fatturato fino a 300.000 euro, ha deciso di stupirci con altri effetti speciali: infatti, non essendo un politicante pavido e di modesto valore, ha deciso di mettere mano ad una seria riforma del sistema previdenziale onde innalzare l’età pensionabile da 65 a 67 anni.

Perché? Perché deve fronteggiare una crescita esponenziale del debito pubblico: lievitato in un anno del 18% e arrivato – incredibile – al 57,7% del Pil.
E noi che abbiamo un debito al 118,2% del Pil, nonché lavoratori che accedono al rapporto di quiescenza a soli 59 anni, invece, non facciamo una beneamata fava e passiamo il tempo a chiacchierare del più e del meno.
Un modo come un altro per suicidarsi.

1 commento:

nico ha detto...

Perchè non mandiamo i dirigenti della CGIL e della Fiom a studiare in Spagna?
Sarebbero soldi ben spesi perchè forse, ma forse, imparerebbero a fare veramente gli interessi dei lavoratori.