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mercoledì 16 dicembre 2009

La zecca

Il direttore de Il Riformista ha ricevuto il cortese invito della redazione di Annozero a partecipare alla puntata di domani dedicata ai fatti di Milano; ha declinato l'invito ed ha scritto un articolo sul giornale che dirige per spiegarne la ragione, che è una sola: la presenza in quel programma di Marco Travaglio.
Polito ha riportato l'elogio dell'odio che Travaglio ha scritto l'altro giorno sul blog di Grillo: "Chi l'ha detto che non posso odiare un uomo politico? Chi l'ha detto che non posso augurarmi che il Creatore se lo porti via al più presto?"
Scrive Polito che lui non ha alcuna pregiudiziale morale, ma lui con uno così non vorrebbe mai trovarsi nella stessa stanza. In più c'è un problema di civiltà; Travaglio non è una persona civile, vive di insulti.

Mi sento di dover ringraziare Polito (uomo di sinistra), la cui testimonianza vale più di tanti appelli rivolti genericamente ad abbassare i toni.
Io concordo con l'opinione di Orpheus e credo anch'io che Travaglio abbia più la statura di una "zecca" che non quella di un "terrorista mediatico". Come le zecche si attacca al collo e succhia sangue dalla sua vittima, fino a raddoppiare le proprie dimensioni, non fisiche, ovviamente, ma quelle del conto in banca.
Ci fosse più gente come il direttore del Riformista nel Pd, non saremmo a questi punti, e il Pd non sarebbe il "lacchè" di Di Pietro; ma Polito era troppo intelligente, per essere apprezzato nel partito della Bindi.

1 commento:

Claudio ha detto...

Faccio i miei complimenti a Polito per l'oggettività del suo parere.