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sabato 15 maggio 2010

Regioni in rosso (dalla vergogna)

Non so che facce abbiano fatto i governatori delle regioni Lazio, Campania, Molise e Calabria, quando ieri sera si sono sentiti dire dal governo che l’enorme disavanzo accumulato sulla sanità non può essere ripianato dallo Stato ma che saranno necessarie nuove tasse o riduzioni di spesa che devono essere a cura delle singole regioni.
Purtroppo si tratta di regioni strappate recentemente al centrosinistra, allegro e sprecone, e l’incombenza rimbalza sulla testa degli amministratori di centrodestra. Ma questo dovrà essere il futuro, ed è bene che ci si abitui.

In Italia esiste infatti una stranissima situazione: Le suddette regioni hanno speso, spaso e sperperato anche con spese che andavano ben oltre le proprie possibiltà economiche, e così facendo hanno attratto simpatie popolari e voti ai loro partiti, tanto poi c'è lo Stato che appiana il debito; e lo Stato è il resto dell'Italia.
Perchè mai il resto dell'Italia, che ha speso esattamente e non di più di quanto potesse spendere dovrebbe poi dare soldi a quelle regioni che se ne sono strafregate di quanti soldi avevano in cassa ed hanno continuato a spendere senza preoccuparsi di avere la copertura economica?

Mi si dirà: ma se diamo i soldi alla Grecia, perchè non li diamo anche agli italiani in difficoltà.
La prima risposta è semplice: E' vero che la Grecia si è comportata al pari di Lazio, Campania, Molise e Calabria ma, per ottenere un "prestito" ha ridotto gli stipendi della pubblica amministrazione, ha bloccato le assunzioni, sta cercando di eliminaregli sprechi.
E' esattamente quello che il governo ora sta chiedendo di fare alle regioni in rosso.

Io vivo in Campania e certo non mi farà piacere pagare una altra tassa (che chiamerei Tassa Bassolino, tanto per ricordarne la genesi), ma è importante che si metta un freno ai nostri governatori.
Scommettiamo che un'altra sorpresa ce la lascerà la Rosa Russo Iervolino? Sto leggendo delle cose assurde che, se fossero vere......... Tipo che tra le attività messe a bilancio dal Comune esiste una montagna di crediti che dai più viene definita con il termine di "Inesigibile". Se così fosse non ci sarebbe un BUCO, ma una VORAGINE.

6 commenti:

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Ma davvero lei crede che ci sia un discorso politico alla base di questa problematica? La malasanità non ha colori nè bandiere, è un qualcosa di ben più radicato... Sono un operatore sanitario partenopeo e le assicuro che le schifezze che ci sono sotto questo "mondo" siano indipendenti dalla variabile politica.

minnanon ha detto...

@ rospo
E tutte le assunzioni politiche di infermieri e di insegnanti precari che avvengono sotto elezioni, secondo te non c'entrano niente in questo discorso?
@
Comunque riguardo al comune di Napoli ci hai preso in pieno, da poco Standard & poors ha declassato il comune di Napoli da BBB a BBB-
http://www.camelotdestraideale.it/2010/05/14/sp-declassa-comune-di-napoli/

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

@minnanon
Certo, ma non di certo esse sono preponderanti delle sole giunte di centro-sinistra. Questa è una prassi comune a tutti i politici corrotti di ogni schieramento... Purtroppo ci vorrebbe un repulisti generale che non ci sarà mai.

nicola ha detto...

x rospo.
sta di fatto che sono le regioni gestite dalla sinistra ad avere problemi di economicifi con la sanità.
non dico che il fenomeno non sia trasversale, ma quelli di sinistra se ne strafregano del bilancio. a loro interessa elargire, tessere simpatie e prendere voti. Se non porti voti non sei nessuno.
ciao

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Scusatemi, pensavo fossimo in un blog mentalmente più aperto, ma non è affatto così. Una frase come "quelli di sinistra se ne fregano" è fare demagogia. Mi scuso di nuovo.

Anonimo ha detto...

Il guaio sono i tantissimi "falsi invalidi" presenti in queste regioni, altro che politica.