Il pool antibersaniano, formato da diverse anime, si è messo al lavoro per asfaltare la strada al nuovo leader del PD.
Addirittura troviamo anche una strana coalizione: Walter Veltroni e Nichi Vendola. Nessuna candidatura diretta alla premiership ma soltanto azioni di disturbo e logoramento nei confronti del segretario Pier Luigi Bersani e del Pd, per aprire la strada al vero candidato della coppia, lo scrittore Roberto Saviano.
Troppo rischiosa la strada del ritorno sul luogo del delitto per Veltroni che ha già potuto notare lo sbarramento che gli ha preparato Bersani all’ultima assemblea. L’impresa poi, si presenta ancora più velleitaria per Vendola che nonostante il suo grande seguito a sinistra, rischierebbe di spingere fuori dalla coalizione diversi pezzi centristi e cattolici candidandosi così a un suicidio politico e a perdere anche l’attuale ruolo e fetta di potere.
Per tutto questo, meglio un papa straniero.
Proprio come consigliò un paio di mesi fa Ezio Mauro come unica ricetta per salvare il Partito democratico e tutto il centrosinistra. Dopo l’ultima batosta elettorale di marzo, il generale di Repubblica disse che per contendere a Berlusconi la guida del Paese ci vuole «un leader che non risponda ad apparati e cursus honorum tradizionali. Che esprima una discontinuità, che offra una speranza di cambiamento e di vittoria».
Una descrizione che per molti rispondeva al profilo di Vendola ma che invece indicava proprio Saviano.
Ed ecco che è partita la macchina che tende a santificare Saviano.
Repubblica gli sta attribuendo tutti i successi nella lotta alla Camorra ottenuti dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dell’attuale governo.
Il gruppo «L’Espresso» a partire dal suo capo, Carlo De Benedetti, è pronto a costituire il terzo pilastro dell’alleanza. Tutti kingmakers e rematori per favorire e controllare il giovane e politicamente inesperto Saviano. Un’icona più che un politico che, secondo la coppia, rinnoverebbe l’immagine del centrosinistra trasformandosi in una sorta di testimonial e lasciando a loro la gestione del potere.
A ottobre la fondazione di Veltroni entrerà a gamba tesa nel dibattito politico con un grande evento dove lo scrittore campano sarà l’attrazione principale. E se non sarà cambiato lo scenario rispetto a quello di oggi, sarà quella la grande occasione per il lancio del candidato che dovrà sfidare Bersani alla leadership del centrosinistra.
Con il gruppo L’Espresso, Veltroni e Vendola a proteggergli le spalle.
Per ora Donadi (idV) e Dario Fo rilasciano interviste dove indicano Saviano meritevole del Premio Nobel.
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