Ricordate Rino Formica?
No di certo. E' stato ministro ai tempi di Craxi e sono passati 17 anni da quando, nel 1993, (mani pulite) fu accusato di aver incassato tangenti per la realizzazione di nastri trasportatori al porto industriale di Manfredonia e venne condannato, in primo grado, a quattro anni e sei mesi.
Dicevo che sono trascorsi 17 anni ed ora la Corte d’Appello di Bari lo ha assolto per non aver commesso il fatto.
Formica oggi si sente un perseguitato politico, come tanti socialisti “fatti fuori” a colpi di avvisi di garanzia e con sentenze di condanna spesso di dubbia fondatezza. D’altronde, in quel periodo, l’attacco per via giudiziaria era l’unico modo per scardinare il partito guidato da Bettino Craxi i cui avversari di allora, del resto, oggi sono ancora ben presenti sulla scena politica nazionale, compresi alcuni di quei giudici autori del massacro socialista.
Nell’intervista al Corriere, il politico pugliese, ricordando i pm che ne distrussero carriera politica, vita ed affetti, non la manda certo a dire: «Uno si chiamava D’Amelio, ora è morto ma nel ’94 si candidò col centrosinistra. E l’altro, Alberto Maritati, da anni è senatore del Pd. Che robaccia, che intrico tra magistratura e malaffare c’era in quegli anni, a Foggia…».
E mica solo a Foggia, aggiungo io… ed mica solo allora.
A proposito, non perdete tempo a cercare questa notizia su Repubblica o sul Fatto Quotidiano. Questa notizia semplicemente non c'è. Per questi giornali, per questi giornalisti e per i loro lettori questa non è una notizia. Per i tarvagliati Formica è un corruttore e basta.
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1 commento:
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