Si vede che Silvio Berlusconi è un assiduo lettore di Agatha Christie, secondo la quale “un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi ma tre indizi sono una prova” ed allora lui conclude che la caduta dell'amico Scajola, quella dell’amico Verdini, quella fallita in precedenza dell'amico Bertolaso e quelle degli altri ”amici“ che a detta dei bene informati dovrebbero seguire nei prossimi giorni, trasformano tutti questi indizi in una prova gigantesca.
E allora il cav. parla di complotto.
Dieci minuti dopo Fini replica: "Non c'è nessun complotto, siamo al delirio".
Fini continua a perseguire un disegno oscuro ai più, ma che risponde comunque all’obiettivo di creare difficoltà a Silvio Berlusconi anche a costo di penalizzare se stesso.
Un consiglio per Berlusconi: "sta zitto per una settimana". In questo periodo infatti il signore Fini sta parlando sempre e solo per contraddirti o per negare ciò che tu dici. "statti zitto" e Fini non avrà più argomenti.
Tornando al complotto, io penso che, se non si può parlare di complotto, comunque è innegabile che esiste un insieme di comportamenti individuali e separati che finiscono con il formare un disegno unico perché ispirati tutti alla comune volontà di cercare ad ogni costo di azzoppare il Cavaliere.
Il problema, a mio avviso, è che queste azioni producono un logoramento che va oltre la stabilità del governo Berlusconi ma spingerà l’intero paese sull’orlo di un abisso.
A chi giova?
Quando queste cose succedono, c’è una sola semplice risposta: Berlusconi deve dare fastidio a qualcuno.
Riflettiamo su alcune cose. Berlusconi è attualmente coperto dalla legge sul legittimo impedimento, nessuno può processarlo, come si era tentato di fare.
E allora?
Allora si indirizzano i colpi sui suoi collaboratori. Come abili cecchini, si cerca di colpirli uno ad uno. In più le agenzie di rating internazionali, dimenticando volutamente che il mercato pochi giorni prima ha premiato l’asta dei titoli italiani, insinuano che l’Italia rientra tra i Paese europei a rischio, contribuendo al crollo delle borse. Salvo poi ripensarci.
Questa è la manovra in atto contro Berlusconi e il suo governo, da anni, ma ora l’assedio, che con i risultati delle regionali sembrava smontato, è ripreso con maggiore virulenza, intriso di rabbia, che è la peggiore consigliera.
Il discredito ed il fango che si sta gettando sull'immagine dell'Italia, crea agli occhi degli osservartori economici una lacuna di credibiltà che in una situazione di crisi mondiale come quella che stiamo attraversando, è da irresponsabili.
Il tanto peggio tanto meglio porterebbe l’Italia ad un cumulo di macerie.
La conclusione è una sola: i manovratori di questo accerchiamento difendono interessi che niente hanno a che vedere con quelli del popolo.
Sono i meschini interessi di chi vuol continuare a fare i suoi profitti a scapito degli italiani.
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2 commenti:
difendere il cavaliere ha del patetico o per chi lo ama a presindere, del commovente.
x Angelo: Io non sto difendendo il cavaliere, sto solo evidenziando che NESSUNO sta portando avanti argomentazioni a favore dei cittadini.
Nessuno, nè Bersani, nè Di Pietro, nè Casini, nè Fini. Neppure Berlusconi.
Ma per scalzarlo occorre che qualcuno dica cose serie che appassionino il cittadino.
ciao
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