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giovedì 14 gennaio 2010

Muppets Show

La attuale capienza carceraria è di circa 55.000 detenuti, ma ora, a pochi anni dall'ultimo indulto, ce ne sono più di 66.000.
Alfano ha presentato il piano carceri. Eccolo in 4 punti:
-Il primo prevede la dichiarazione dello stato di emergenza fino al dicembre 2010, periodo entro il quale dovranno essere realizzati 47 nuovi padiglioni all’interno delle carceri attuali.
-Il secondo ’step’ consiste nella costruzione ex novo di istituti carcerari. Quanto ai fondi necessari, Alfano ha ricordato di “aver reperito 500 milioni” nella legge Finanziaria e “altri 100 milioni” sono stati presi dal bilancio del ministero della Giustizia
-I terzo punto tende ad alleviare il problema del sovraffollamento con gli arresti domiciliari per i detenuti con pene inferiori ad un anno e con la cosidetta “messa alla prova”.
-Il quarto prevede l’aumento degli organici della Polizia Penitenziaria di 2000 unità.
Ovviamente, per l'opposizione non va bene. e Perchè?
Ecco il Bersani-pensiero: "C'e' una cosa che mi turba un po', perche' il ministro ieri ha parlato di misure straordinarie. Non vorrei che su un piano di questo genere si pensasse di procedere per ordinanze che bypassassero tutte le procedure concorsuali. Bisogna essere molto cauti, noi saremo contrari. Abbiamo un nostro modo di intendere questo piano carceri che prevede ristrutturazioni". Lui si preoccupa della procedura...
Ecco il Finocchiaro-pensiero: ''Guardero' con attenzione il piano che ancora non conosco, ma la questione della pena carceraria deve essere affrontata in maniera moderna cioe' non solo con una forma di detenzione per tutti: servono circuiti diversi, vedi il 41 bis per i reati di mafia piu' gravi. Quindi, per reati meno gravi servono altre forme di custodia attenuata''.
Ecco il Di Pietro-pensiero: “L’emergenza carceri esiste, ma il piano del governo è una bufala... il piano è un indulto mascherato".
Casini non si è espresso.
Se questi stessero al governo, su cosa concorderebbero?
........intanto ieri ottantaquattro persone sono finite in manette, tre organizzazioni sono state sgominate all'interno di un'operazione antidroga che ha coinvolto sei regioni. Ma in carcere non c'era posto per tutti i detenuti: "Le strutture sono piene". Leggete questa realtà, dove il procuratore Vincenzo D’Agata ha spiegato: "Per permettere la detenzione in prossimità di Catania e consentire così ai gip di effettuare gli interrogatori di garanzia degli arrestati abbiamo dovuto suddividerli tra le carceri di Siracusa, Augusta, Ragusa, Enna e Caltanissetta".
http://www.ilgiornale.it/interni/catania_arresti_droga_ma_carcere_e_pieno/caraceri-posto-arresto-catania-blitz/14-01-2010/articolo-id=413798-page=0-comments=1

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