A volte Silvio Berlusconi dice delle "ovvietà"; non perchè siano concetti banali, ma perchè chiunque non abbia i paraocchi ideologici o non sia in malafede, non può che condividerle.
L'ultima uscita in ordine tempo è quella di ieri a Reggio Calabria. Vantando i "risultati positivi" sul fronte della lotta all’immigrazione clandestina, Berlusconi ha sottolineato che una "diminuzione degli extracomunitari significa anche meno forze che vanno a ingrossare le fila delle organizzazioni criminali".
Poi ha aggiunto: "La lotta alla criminalità si fa anche con il contrasto all'immigrazione clandestina perché chi viene qui e non ha un lavoro finisce tra le file delle organizzazioni criminali".
Io aggiungo che non solo finisce in mano alla mafia, ma ruba nelle case, rapina per la strada, stupra donne indifese ecc.
Una dichiarazione "banale", di semplice buon senso, per un concetto ovvio: chi non lavora e non ha uno stipendio o muore di fame o si arrangia.
E' un'opinione razzista?
Eppure i soliti ipocriti si sono scatenati, nei soliti improperi: "Una frase del genere ci mette fuori da qualsiasi contesto moderno" ha detto il segretario dei democratici Bersani. Il commento di Anna Finocchiaro è stato: "Altro che immigrati. Diciamo: meno premier, meno crimini...".
E oggi la Cei, che deve avere dei vescovi completamente a digiuno della basi elementari della matematica e di statistica, dice: "i reati commessi dagli italiani sono in numero uguale a quelli commessi dagli immigrati".
Questi sono dati ufficiali del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap): il 38% dei detenuti nelle carceri italiane sono immigrati, va evidenziato il legame che c'è tra i reati cosiddetti predatori e l'elevata percentuale dei responsabili tra gli irregolari. "Per alcuni reati si arriva a punte del 60-70% e, ad esempio il borseggio, in alcune aree del Paese - ha sottolineato Manganelli - arriva a percentuali dell'80%".
Ecco un'altro razzista. Tutti razzisti coloro che non si bendano gli occhi.
Una cosa è la carità cristiana, altra cosa è mentire.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
ma pur anche ammettendo quanto diciono alla cei,che i reati dei clandestini siano più o meno uguali ai reati commessi da italiani,ciò non toglie che se non ci fossero ci sarebbero 50% di reati in meno.
@Johnny Doe,
le statistiche si fanno sulla totalità dei crimini, eliminando quelli degli extracomunitari, viene fuori che gli "italiani" commettono il 100% dei crimini ;)
@ Chiodo
purtroppo gli statisti non possono ragionare come gli ortolani o le casalinghe. Ovviamente tutto ciò che dicono viene esaminato. La politica del dire quello che si direbbe al bar con quattro sfigati è diventata una costante di Silvio Berlusconi. Questo preoccupante non buonsenso.
Posta un commento