"A nome dell'Italia" può parlare solo Napolitano, forse Berlusconi, ma tu...... chi cavolo sei?
E' perseguibile per "falsa rappresentanza"?
Nel merito della lettera inviata da Di Pietro a The Guardian, vorrei dire che a noi non servono francesi, tedeschi, inglesi o altri che vengano ad aiutarci a difendere la nostra democrazia perchè siamo già una democrazia. Questo è quello che Di Pietro non sa, o non vuol sapere e credo che chi non ha rispetto per la sovranità del popolo italiano non dovrebbe avere neanche la presunzione di rappresentare il popolo.
In più, cosa che fa di Di Pietro un bandito, la sua lettera non si limita a chiedere aiuto agli stranieri per liberarci di Berlusconi, che potrebbe essere il suo grido di dolore contro il suo nemico di sempre, ma perchè lui dice e scrive che in Italia non funzionano le istituzioni: il premier, la consulta, il csm, la stampa., il Presidente della Repubblica, ...... in pratica il sistema.
E si permette di parlare a nome del popolo italiano?
Napolitano, se ci sei, batti un colpo.
Per chi non lo sapesse, Berlusconi e Frattini avevano definito The Guardian un giornale piccolo piccolo dopo che questo aveva pubblicato un articolo in cui si diceva che l'Italia non può stare tra i grandi. In risposta The Guardian scrive: “But if you’re in a hurry to see the back of him, the best thing to hope for is another earthquake during the summit in L’Aquila,..." (Cioé: volete vedere accelerati i tempi della scivolata? La cosa migliore da augurarsi è un’altra scossa di terremoto durante il G8) e non si riferisce alle scosse di D'Alema in quanto precisa: "where there was an encouraging little earth tremor only yesterday morning”. (Cioè: dove già c'è stata una piccola incoraggiante scossa ieri mattina).
PS. Stamane, come un esercizio spirituale, ho letto i commenti sul The Guardian alla lettera di Di Pietro. La maggior parte sono di italiani ed è delirio puro. Vi riporto ad esempio il commento (tradotto) di Msay (10 jul 09, 1:20pm):
Bravo Antonio. Ci sono poche persone in Italia che sembrano vedere la verità su Berlusconi e cercare di fare qualcosa al riguardo. Mentre il Partito Democratico spende tutti i suoi tempo a cazzeggiare, di Pietro attacca dove è necessario. Senza di lui l'Italia tornerebbe indietro ai tempi di Mussolini indietro, si sospenderebbero le elezioni e ci sarebbe una dittatura di nome e di fatto.
I fatti su Berlusconi, del PDL, e della sua alleanza fascista e razzista sono ben noti a tutti coloro che si preoccupano di leggere i giornali di tanto in tanto. Essi sono una massa di criminali, mafiosi e pazzi estremisti che esistono in politica per mantenere la popolazione dell'Italia nell'ignoranza e nello squallore.
C'è di tutto e di più: veline in Parlamento, impunità, attacchi razzisti agli stranieri, omofobia, sesso, corruzione di giudici.
Solo un pugno di giudici e di politici sta mantenendo la lotta.
La condanna di David Mills dovrebbe essere pubblicato in tutto il mondo. Questo caso ha dimostrato che Berlusconi è un corruttore e paga per fornire falsa testimonianza.
Poveri italiani, che non vedete quello che sta succedendo...
Dopo questo ritiro spirituale sono uscito più rinforzato.
Ho poi letto altri articoli che riguardano Di Pietro. Viene sempre dipinto come il "giustiziere dei politci corrotti". E' il caso che cominciassimo ad inviare a The Guardian la VERA storia di Di Pietro.
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/jul/10/berlusconi-guardian-italy
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4 commenti:
Cane non mangia cane. A partire da Napolitano, nessuno nell'opposizione vuole smentire di Pietro, tanto tutti odiano il cav. Come al solito il centrodestra incassa e reagisce flebilmente. PERCHE'??
Certo, forse parlare "a nome dell'Italia" è stato quanto meno presuntuoso, ma nessuno può smentirlo perchè effettivamente in quella lettera ha detto solo cose vere...
Quella lettera non è tanto lontana dalla realtà, purtroppo per noi.
Molti italiani non si riconosceranno, quindi poteva limitarsi a parlare in suo nome soltanto.
Limitarsi a parlare a proprio nome e non a nome dell'Italia NON E' ESATTAMENTE un concetto secondario, un piccolo particolare di cui avrebbe "forse" dovuto tenere conto.
E' LA DIFFERENZA TRA DEMOCRAZIA E IMPOSIZIONE, COSA EVIDENTEMENTE IGNOTA A DI PIETRO E A MOLTI ALTRI
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