L'Espresso (guarda un pò) continua a disinformare e plaude all'iniziativa dei sindacati dell'editoria "di fare un giorno di silenzio dell’informazione il 14 luglio contro la legge bavaglio sulle intercettazioni: quella fortemente voluta da Berlusconi e fortemente gradita da criminali di ogni sorta (specie quelli della finanza)", scrive l'Espresso.
Il giornale spera ed auspica che la storica antipatia che la gran parte dei blogger nutre nei confronti dei giornalisti debba essere messa da parte e che i blogger partecipino in massa a questo sciopero scrivendo, falsamente, (da qui la disinformazione) che la legge riguarda anche loro.
NON E' VERO.
Sicuramente qualche blogger aderirà, di cretini se ne trovano sempre, ma questa legge non riguarda i blogger e accomunarli ai giornalisti MI OFFENDE.
Il mio blog, come molti altri, espongono “questo sito non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità”, perciò non vedo il senso di unirsi ad una protesta indetta dal sindacato dei giornalisti e che già tutti chiamano impropriamente “sciopero dei blogger”. Non esiste alcun divieto a scambiare le opinioni personali via chat, forum o blog così come al telefono o via sms. Quindi io non vedo alcun motivo valido per supportare una protesta sindacale che on ci interessa e nojn ci rappresenta.
Un editore, anche se non fosse di parte, venderebbe meno copie se le notizie non sono "condite" da intercettazioni ed intrallazzi piccanti o inventati. Noi blogger non siamo vincolati agli editori e siamo obbligati a scrivere solo verità e cose sensate, perché altrimenti perdiamo “visitatori”… soprattutto perché (ed è un fatto scientificamente provato) la maggioranza dei lettori in rete e’ composta da persone intelligenti.
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6 commenti:
Eh, eh, eh, l'ennesimo falso della sinistra "democratica". E i fessi di sinistra ci cascano. E nessun "superfesso" del PDL che si preoccupi di pubblicare smentite e controattacchi. Poi si dice che la sinistra è forte: certo, perchè la destra non ha ancora imparato a usare i suoi metodi e, soprattutto, la propaganda a discapito dell'avversario politico, come fa tutta la sinistra, indistintamente.
Cara destra, se non hai idee COPIA!!!
Ciao, sono capitato per caso su questo blog.
L'obbligo di rettifica, per quanto ne sappia, vale per tutti i siti informatici, blog compresi dunque.
Inoltre anche un blogger, nel caso venga a conoscenza di qualche intercettazione, non potrà pubblicarla fino al termine dell'udienza preliminare.
Non è una testata giornalistica come tu hai scritto, ovviamente, ma l'art. 5 2bis sulle intercettazioni fa riferimento all'art 114 del Codice di procedura penale, che vieta la pubblicazione a qualsiasi mezzo di diffusione. Blog compresi dunque.
La così chiamata legge bavaglio, dunque, riguarda anche i blogger.
DAVIDE
Complimenti per la tua "informazione libera", libera da ogni aderenza con la realta', visto che:
“Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”
Informati prima di scrivere sciocchezze.
bye
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
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