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giovedì 21 agosto 2008

Nanni predica alle folle

Il cineasta Nanni Moretti deve essere un regista di scarsissimo valore visto che nella classifica dei cento films italiani da salvare, compilata dai più prestigiosi critici europei, non è compresa nemmeno una sua pellicola. In compenso vale di più come “pensatore politico”. Sinceramente anche questa affermazione non è del tutto vera. La verità è che quando lui dice qualcosa (anche una sciocchezza) c'è sempre Scalfari che ne scrive diffusamente su Repubblica come se fosse il Vangelo secondo Nanni.
L'ultima esternazione è stata «(…) non esiste più un’opinione pubblica perché il dominio di Berlusconi sulle reti televisive ha spostato e devastato il modo di pensare degli italiani». Una sciocchezza presa però come oro colato da Eugenio Scalfari, che ne ha scritto diffusamente su La Repubblica di domenica scorsa.
Ma come si fa a dire che non esiste più l'opinione pubblica?
Ricordo a Nanni e ad Eugenio che nell’aprile ’94 gli italiani (che formano il pubblico) hanno votato per le forze politiche raccolte attorno a Berlusconi, nell’aprile ’96 hanno votato per l’Ulivo di Prodi e di Veltroni, nell’aprile 2001 hanno rivotato per Berlusconi, nell’aprile 2006 hanno rivotato l’armata dell’Unione del professor Prodi e nell’aprile 2008 hanno rivotato per le forze del centrodestra in una misura inaspettata sia a destra che a sinistra.
Siamo perciò di fronte a un’alternanza che, da sola, dimostra che il popolo italiano è in grado di giudicare e farsi un'opinione, e che “il dominio di Berlusconi sulle reti televisive” esiste solo nella loro mente offuscata dalla “berlusconite”. Un virus comparso nell’aprile ‘94 all’indomani della inopinata vittoria di Berlusconi sulla “gioiosa macchina da guerra” di Occhetto & C..
Comunque, è un fatto oggettivo che Berlusconi non “domina” nessuna delle reti RAI. Il Tg1 e il Tg3 sono nelle mani del prodiano Riotta e del diessino Di Bella, il Tg2 lo dirige Mazza in assoluta indipendenza e ogni settimana Michele Santoro ospita nel suo “Annozero” i più faziosi antiberlusconiani e la stessa cosa accade a “Ballarò”, a “Primo Piano”, a “ Le storie”… E non “domina” nemmeno nella “sua” Mediaset visto che è notoriamente nelle mani di personaggi di sinistra come Costanzo, Ricci, Mentana, Quelli della Gialappa’s e delle Iene. E tra i giudici di Forum su Canale 5 c’è il magistrato antiberlusconiano Ferdinando Imposimato e opinionista del Tg5 è la signora Barbara Palombelli, moglie dell’ex vice premier Francesco Rutelli.
Questa uscita del Nanni nazionale fa la pariglia con quella che seguì la vittoria di Berlusconi del 2001: «quelli di sinistra sono intelligenti, colti e onesti e quelli di destra sono imbecilli, incolti, disonesti, mafiosi e corrotti» e che «(…) per Berlusconi vota la gente che rappresenta la parte peggiore del paese, quella che eccede al qualunquismo, populistico e plebiscitario, indotto e sguaiato del berlusconismo e che per la sinistra vota l’Italia democratica, liberale e marxista.
La verità è che l’opinione pubblica italiana ha mandato la sinistra a quel paese, e allora Nanni Moretti (a Locarno, Svizzera) predica alle folle (72 amici) che non c'è più l'opinione pubblica e Scalfari, al solito, filosofeggia.
Forse mi ripeto, ma continuo ad apprezzare il mio erbivendolo che utilizza Repubblica per incartare le patate.

5 commenti:

Bibbi ha detto...

Ti lascio il link del post che fece qualche tempo fa il mio socio Grande Bugia in merito al Nanni pensiero ;)
Buona serata

Anonimo ha detto...

ciao bibbi, grazie per essere passata da queste parti.
Qual è il link?
buona serata
nico

Anonimo ha detto...

Benvenuto su "per il Popolo delle Libertà" ;)

Anonimo ha detto...

Grazie Camelot.
Ma non sono un "novizio" di "per il popolo delle libertà".
Precedentemente i miei post venivano pubblicati da "il Falco".
Quando tornerai a deliziarci con i tuoi post? (le feste sono finite).

Anonimo ha detto...

Nella lista dei cento film italiani da salvare si va dal '42 al '78. In questo periodo di Moretti c'è solo l'esordio. In quella classifica i critici hanno inserito neorealismo e commedia all'italiana: Moretti viene dopo. Anche Sorrentino, Avati, Ozpetek, D'Alatri e tanti altri mancano.