Cerca nel blog

giovedì 20 gennaio 2011

Il progetto eversivo

Il disegno ipotizzato e condiviso era questo: il governo avrebbe dovuto essere costretto alla dimissioni con il voto di sfiducia del 14 dicembre, quindi avrebbe dovuto ricevere un ulteriore colpo dalla sentenza della Corte costituzionale alla fine della stessa settimana, tra il 16 e il 17, e quindi, durante le consultazioni del Capo dello Stato, il 21 dicembre Silvio Berlusconi avrebbe dovuto essere iscritto nel registro degli indagati (come in effetti è avvenuto) e ricevere contestualmente l'avviso di garanzia, con la divulgazione di tutte le carte che in questi giorni sono state ciclostilate dai quotidiani.
In questo modo il Capo dello Stato non avrebbe potuto dare a Berlusconi l'incarico di formare un nuovo governo e avrebbe aperto la strada al tentativo di formare un qualsiasi governo, il cui unico obiettivo sarebbe stato quello di impedire le elezioni e pregiudicare per sempre il ruolo politico di Berlusconi.
Si trattava, cioè, del ribaltone del 1994. Con la differenza che, invece di essere ordito dall'asse tra la procura di Milano e l'allora Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro, si fondava sull'asse tra la stessa procura e il Presidente della Camera Gianfranco Fini.
Un piano micidiale che è però fallito, perché chi lo aveva concepito non immaginava l'evento della sconfitta del fronte della sfiducia e del suo leader Fini (che ha avuto il supporto di tutti i suoi coinquilini); a questo punto la Corte costituzionale ha dovuto aprire la strada ad una sentenza parzialmente favorevole al governo.
Viste le mutate condizioni, la procura della Repubblica di Milano non ha modificato la sua strategia, e sta tentando di ottenere lo stesso risultato, la caduta del governo, attraverso la minaccia di un giudizio immediato che dovrebbe spingere il premier a dimissioni.
E' questo il carattere eversivo di un ufficio giudiziario che da quasi vent'anni minaccia la democrazia italiana.

PS: Ricordate le parole di Fini quando disse: Berlusconi cadrà sul caso Ruby.
Lo disse quando il caso della telefonata in questura era stato chiuso e quando anche Bruti Liberati disse: Berlusconi non è indagato.

2 commenti:

Angelo D'Amore ha detto...

fini non aveva messo in conto, il volta faccia dei tre-tre, calearo, cesario ed antonio albanese, pardon, scilipoti.
anche l'ennesima inchiesta su verdini, segue la tua logica paranoica.
meno male che silvio, ha trovato 20 "responsabili" che in virtu' della loro grande responsabilita'...tengono a galla questo ectoplasma di governo.

nicola ha detto...

per cortesia, Fini non me lo nominare più.