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domenica 23 gennaio 2011

E' il problema e la soluzione

Diciamolo pure: la misura è colma.
Non consentiamo però che l’indignazione e lo scoramento che possiamo provare di fronte ad una scena così desolante generi solo caos.
Lo spettacolo a cui stiamo assistendo è assolutamente degradante e non ci sono molti modi per esprimere lo scoraggiamento che diffusamente si trasforma in diffidenza nei confronti delle istituzioni.
Di tutte le istituzioni.
E’ importante, dunque, fare chiarezza, come chiede il Presidente della Repubblica, Napolitano, e ciò non può prescindere dall’attribuire ad ogni attore di questo teatrino il proprio ruolo nella storia e ad ognuno le proprie responsabilità.

Emergono i vizi di un uomo che si era prefisso di guidare il cambiamento, ma che niente ha cambiato. Il nostro, insomma, è uno Stato in perfetto stallo e Silvio Berlusconi è l’emblema di questa fase storico-politica.
Ma non è l’unico.
Sull’altra faccia della medaglia è ben stampigliata l’immagine di una magistratura onnipotente, utilizzata come arma di distruzione di massa (Tangentopoli docet) o di killeraggio politico di bersagli ben determinati.

Di Berlusconi ce ne potremmo pure liberare ma......chi ci libererà di una Giustizia stretta nelle mani di una casta sempre più potente, quasi eversiva, irriguardosa dello stato di diritto e fortemente ideologizzata?

A tutte le opposizioni, compreso Casini, vorrei dire che è inutile scandalizzarsi delle gesta private del Capo del Governo e nulla avere da dire sull’atteggiamento dei magistrati.
Non si fa certo bene al Paese defenestrando il leader di una maggioranza liberamente eletta dai cittadini, per mano giudiziaria.
Basta guardare a cosa è successo in passato.
Dopo Tangentopoli c’è stato il diluvio e l'arcobaleno è ancora di là da vedersi…mentre la politica si è fatta da parte…

Su Berlusconi è giusto trarre le conclusioni che merita (e ad ognuno lascio le sue). Ma la foga nell’accanirsi contro di lui come uomo e come politico non può diventare la cortina di fumo con la quale nascondere tutti gli altri problemi.
E’ in corso un vero e proprio “attacco alle libertà individuali”, come dice Ostellino sul Corsera, ma....per averlo scritto, è stato crocifisso. Tutti vogliono esser travolti dal racconto boccacesco delle debolezze del Cavaliere.
Sono tutti talmente appassionati al gossip che non hanno più voglia di staccare gli occhi dal buco della serratura per guardare in faccia la realtà: il nostro Ordinamento è allo sbando.
Le garanzie fondamentali che la Costituzione impone a favore dei cittadini contro lo strapotere dello Stato sono state manipolate da chi dovrebbe invece difenderle e quel ch’è peggio, applicarle.
La procura di Milano le ha aggirate, creando un vero e proprio dossier contro quello che ormai è impossibile non identificare come il loro nemico politico numero uno.
Gli stessi pubblici ministeri si sono poi preoccupati di dare in pasto all’opinione pubblica informazioni riservate e che poco hanno a che fare con la vicenda giudiziaria che coinvolge il Presidente Berlusconi. Ma di questo REATO non se ne accorge più nessuno, neppure Napolitano.
Siamo subissati di stralci di intercettazioni, gallerie fotografiche, dichiarazioni pretenziose e senza fondamento nè riscontrabili al punto da poterle confermare come si pretenderebbe.

Lo scandalo, insomma, non è solo quello che coinvolge il Cavaliere, ma comprende anche tutto ciò che gli sta vorticosamente girando attorno!
Le opposizioni esultano e anzi strumentalizzano.

Addirittura ieri, una deputata del PD, Marianna Madia, invocava una petizione per affermare la dignità delle donne, strapazzata da Berlusconi.
Cosa c'entra la dignità delle donne se le ragazze coinvolte nell’inchiesta dimostrano di avere una spiccata propensione al puttanesimo. E non per necessità.

Siamo alle solite: quando c'è un'ipotesi di scandalo che coinvolge Berlusconi, non si parla più del merito dei fatti, ma ci si divide: o con mui o contro di lui.
E allora anche stavolta tocca dirlo: sto con lui.
Perchè il futuro che mi viene prospettato da chi gli si oppone è quanto di più lontano potrebbe esserci dai miei ideali e dai miei sogni di libertà.
Chi sostiene uno stato sciacallo non potrà mai essere per me un punto di riferimento…
Purtroppo Berlusconi è al tempo stesso il problema e parte della sua soluzione.

1 commento:

Angelo D'Amore ha detto...

gia' vedo dei passi in avanti, mi fa piacere.
il pdl, se e' davvero un grande partito, potra' continuare ad esistere anche senza berlusconi.
lui da collante e' diventato dapprima mastice indelebile poi, zavorra imbarazzante.
sul resto concordo, la politica deve tornare a svolgere il suo ruolo, nell'interesse dei cittadini, cio' che manca da tempo nel paese, sempre piu' diviso dal berlusconismo.
io non critico l'uomo, mi oppongo al politico che e' venuto meno al suo primario compito: migliorare la ciondizione generale di vita di tutti noi italiani.