Se una settimana fa osavi mettere in discussione la attendibilità di Ciancimino jr, eri additato tra coloro che ostacolano la ricerca della verità sulle stragi di mafia del '92-'93 e sulla presunta trattativa Stato-mafia, sulla nascita di Forza Italia, sulla ricchezza di Berlusconi.
Quante puntate di Annozero ci ha dedicato Santoro sulla tv pubblica? Quante notti Bianca Berlinguer ci ha deliziato a LineaNotte con ipotesi e ospiti fantasiosi? E Gad Lerner? Quante paginate quelli di Repubblica e Il Fatto Quotidiano? Quante Procure ci hanno basato le loro inchieste? Addirittura tre (Palermo, Caltanissetta e Firenze)! Ebbene, quel Massimo Ciancimino (figlio del mafioso Vito), che veniva portato in palmo di mano come autentico oracolo e icona dell'antimafia, avrebbe semplicemente sovrapposto a posteriori il nome di De Gennaro su un vecchio documento poi banalmente fotocopiato. E questo "pizzino" è l'architrave fondamentale su cui poggia l'intera ricostruzione del Ciancimino jr.
Per ora l'unico elemento certo emerso sulla presunta trattativa Stato-mafia è che in quegli anni, subito dopo le stragi, fu sospeso il 41 bis a centinaia di boss da un governo di centrosinistra guidato da Ciampi, ministro degli Interni Mancino e presidente della Repubblica Scalfaro.
Aoh, non se ne parla più.......
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