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giovedì 28 aprile 2011

Silenzio stampa

Se una settimana fa osavi mettere in discussione la attendibilità di Ciancimino jr, eri additato tra coloro che ostacolano la ricerca della verità sulle stragi di mafia del '92-'93 e sulla presunta trattativa Stato-mafia, sulla nascita di Forza Italia, sulla ricchezza di Berlusconi.
Quante puntate di Annozero ci ha dedicato Santoro sulla tv pubblica? Quante notti Bianca Berlinguer ci ha deliziato a LineaNotte con ipotesi e ospiti fantasiosi? E Gad Lerner? Quante paginate quelli di Repubblica e Il Fatto Quotidiano? Quante Procure ci hanno basato le loro inchieste? Addirittura tre (Palermo, Caltanissetta e Firenze)! Ebbene, quel Massimo Ciancimino (figlio del mafioso Vito), che veniva portato in palmo di mano come autentico oracolo e icona dell'antimafia, avrebbe semplicemente sovrapposto a posteriori il nome di De Gennaro su un vecchio documento poi banalmente fotocopiato. E questo "pizzino" è l'architrave fondamentale su cui poggia l'intera ricostruzione del Ciancimino jr.
Per ora l'unico elemento certo emerso sulla presunta trattativa Stato-mafia è che in quegli anni, subito dopo le stragi, fu sospeso il 41 bis a centinaia di boss da un governo di centrosinistra guidato da Ciampi, ministro degli Interni Mancino e presidente della Repubblica Scalfaro.
Aoh, non se ne parla più.......

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