Lunedi scorso 4 aprile il comandante della nave Excelsior Pasquale Mendoza, mentre i tunisini entrano a bordo, racconta in una sua intervista a firma Felice Cavallaro concessa al Corriere, elencando la triste nota dei danni a bordo da parte dei tunisini clandestini: divani delle sale bar squarciati a coltellate, poltrone reclinabili danneggiate, materassi di cabine devastate, vetri rotti, porte sfondate, portarotoli di carta igienica e phon divelti: insomma un vero e proprio campo di battaglia "su questa meraviglia del mare costruita nel '99 con arredi e servizi pari a quelli delle navi da crociera". Ecco la testimonianza del cap. Mendoza:
"Un disastro. Con risse continue tra tunisini, anche per la coda ai quattro punti di ristoro".
Quali i danni peggiori?
"Nessuno che riguardi la sicurezza sulla nave per fortuna. Ma questo è un gioiello con 420 cabine, ristorante à la carte, bar, negozi, un cinema, piscina con lido bar, idromassaggio, sala giochi e adesso bisognerà ricostruire quasi tutto. Hanno perfino scardinato due grandi televisori nelle sale lanciandoli in mare".
E' accaduto solo sulla Excelsior?
"E' accaduto di peggio sulla nave "Catania" salpata qualche giorno fa verso Taranto con 5 poliziotti e un mediatore culturale. Anche lì risse e assalti continui. C'era il rischio di soccombere sovrastati dalla violenza. Con amara ironia, potrei pensare che vogliono portarsi un souvenir a casa. Ma sembrano saccheggi".
Vandalismo che scatta per quali scintille?
"Diciamo che sono ingovernabili , che i caporioni si impongono su una massa pronta a seguirli anche in azioni prive di ratio. Tutti presi da una forza distruttiva che fa terrore. Impossibile per i miei uomini fronteggiarli. Ecco perché ho chiesto il rafforzamento della sicurezza e imbarchiamo 200 poliziotti e carabinieri".
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