Cito testualmente da un programma elettorale presentato alle scorse elezioni politiche del 2008: «attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati». E poi, in quel programma erano anche previsti: «limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione».
Ai vari tipini fini in cerca di improbabili ribaltoni, alle varie granate, bombe a mano e mortaretti, insomma a tutti quelli che credono di essere quel che in realtà non sono (puritani, docenti del “perfetto”, super partes ed anche legalitari), ci permettiamo di ricordare che i virgolettati sopra riportati sono stati estratti dal programma elettorale del PdL sul quale è stato chiesto il consenso agli elettori e che oggi è facilmente reperibile in Internet.
Chi, ora, dimostra di non condividere più quel programma, farebbe forse meglio a prendere bagagli, segretarie, portaborse ed uscire dalla prima porta che incontra (meglio se secondaria). In un estremo gesto di buongusto, prima di cambiare aria, si dovrebbero altresì ricordare di dimettersi dagli incarichi ricevuti grazie al successo elettorale ottenuto da quel partito nel quale oggi dimostrano quotidianamente di non riconoscersi più.
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