Cari elettori di sinistra, e' inutile che vi sbraitate così tanto, ad ogni esternazione di B. Non avete ancora capito che la sinistra ha estremamente bisogno che esista Berlusconi e che faccia quello che fa?? Se non vi fosse B. non sapreste cosa fare e di cosa parlare; non vi rendete conto che state continuamente ogni giorno ad andare dietro ad ogni suo alito ad ogni sua battuta e non avete identita', non avete idee, non avete proposte concrete alternative.
Non credete a quello che dico? Provate a pensare sul come mai la Sx in due legislature non ha mai voluto affrontare il conflitto di interessi (l'indulto pero' l'hanno subito proposto ed approvato) .
Per voi è molto piu' facile infatti stare all'opposisizione. Ma l'opposizione che si limita a criticare liberamente sentendosi i paladini della verita' e della moralita' non sarà mai una forza di governo. Intanto ogni volta che c'è una stranezza del Presidente del Consiglio in carica, ci sono miriadi di commenti: un ottimo risultato! Un obiettivo raggiunto: fare parlare di sè, anche male ma far parlare di sè sempre, oscurando gli avversari, rubando il tempo per argomenti seri, proponendo facezie.
Non credete sia ora di essere propositivi, anche provocatori se serve, piuttosto che rincorrere l'ennesima critica al Cavaliere, suonandogli gratis la gran cassa? Imparate a giocare in anticipo, a rubargli le battute i tempi. Usate prima e meglio le tecnologie innovative della comunicazione, cambiate il linguaggio, l'approccio ai temi, alle persone, scartate i mezzi convenzionali di comunicazione che ormai sono solo in mano sua. Dovete suonare una gran cassa nuova fatta di proposte concrete, ma imparate ad uscire dal gelido formalismo della politica, entrate nel quotidiano emozionando, coinvolgendo, innovando e sopratutto iniettando fiducia e regalando sorrisi.
Finanche il trio Santoro-Travaglio-Di Pitero, campano sulla esistenza di Berlusconi e si limitano solo ad organizzare una puntata che, partendo da Montanelli, doveva dimostrare il seguente teorema: giornalisti come il compagno Indro non ce ne sono più, oggi sono tutti asserviti al potere, cioè a Berlusconi, cioè al nuovo fascismo.
Ebbene? qual sono le proposte al «paese dei manganelli»? Nulla, solo sparlare.
Chi volete che vi segua?
venerdì 24 aprile 2009
che dire?
Brunetta non mi è molto simpatico anzi, alcuni suoi modi di fare me lo fanno risultare antipatico.
Poi, i fatti, (quello che avviene nella pubblica amministrazione) gli danno sempre ragione.
L'ultima sono le false invalidità per utilizzare un articolo delle legge 104 sulla mobilità degli insegnanti che ti consente di essere trasferito nella città di nascita.
In pratica 27 maestre con cattedra a Milano non hanno mai fatto un giorni di lezione, in tre anni, perchè affette da malattie invalidanti, e poi, dopo il trasferimento, sono guarite miracolosamente.
Ma si apprende che non è un caso isolato; casi analoghi si trovano anche a Firenze, Venezia e Torino e le province di provenienza delle maestre sono sempre le stesse: Reggio Calabria e Agrigento e Caserta.
http://www.unita.it/newsansa/29102/scuola_maestre_fantasma_a_milano
Poi, i fatti, (quello che avviene nella pubblica amministrazione) gli danno sempre ragione.
L'ultima sono le false invalidità per utilizzare un articolo delle legge 104 sulla mobilità degli insegnanti che ti consente di essere trasferito nella città di nascita.
In pratica 27 maestre con cattedra a Milano non hanno mai fatto un giorni di lezione, in tre anni, perchè affette da malattie invalidanti, e poi, dopo il trasferimento, sono guarite miracolosamente.
Ma si apprende che non è un caso isolato; casi analoghi si trovano anche a Firenze, Venezia e Torino e le province di provenienza delle maestre sono sempre le stesse: Reggio Calabria e Agrigento e Caserta.
http://www.unita.it/newsansa/29102/scuola_maestre_fantasma_a_milano
giovedì 23 aprile 2009
Aspettando la crocifissione
Un sedicente algerino di 29 anni è stato sorpreso alla stazione di Santa Lucia di Venezia dopo un furto compiuto ai danni di un viaggiatore in partenza per Milano; e si scopre che era stato espulso già 22 volte.
Perchè questi casi non si portano a Bruxelles, in modo che si rendano conto di quanto razzismo viene perpetrato in Italia?
Perchè se un italiano commette 1 solo furto va in galera, ed un algerino invece viene lasciato libero dopo 22 furti?
Sono questi i fatti che alimentare l'odio verso gli extracomunitari che sbeffeggiano le nostre forze dell'ordine e le nostre leggi.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=55539&sez=LEALTRE
Va bene che ci fu uno che disse che bisogna perdonare fino a settanta volte sette, ma..... fu crocifisso.
Perchè questi casi non si portano a Bruxelles, in modo che si rendano conto di quanto razzismo viene perpetrato in Italia?
Perchè se un italiano commette 1 solo furto va in galera, ed un algerino invece viene lasciato libero dopo 22 furti?
Sono questi i fatti che alimentare l'odio verso gli extracomunitari che sbeffeggiano le nostre forze dell'ordine e le nostre leggi.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=55539&sez=LEALTRE
Va bene che ci fu uno che disse che bisogna perdonare fino a settanta volte sette, ma..... fu crocifisso.
martedì 21 aprile 2009
Contento o fregato?
A dispetto di tutti i consigli, il premier ha deciso: “Celebrerò il 25 aprile perché non se ne appropri una sola parte politica”. Dove? “Il luogo lo dirò più avanti”.
Chissà se Dario Franceschini si fregherà le mani (per la contentezza) o si morderà le dita (per la fregatura).
Se Franceschini non avesse invitato Berlusconi al 25 aprile, il Berlusconi non ci sarebbe andato e nessuno ne avrebbe parlato, ora, invece, ci va è così l’evento non è più “la sinistra festeggia il 25 aprile” ma “Berlusconi partecipa alle celebrazioni del 25 aprile”.
I riflettori si sono spostati su di lui grazie all’invito di Franceschini, invito che suonava tanto come una sfida, ma per adesso il vincitore è Berlusconi.
La scelta di Berlusconi non va intesa come una sfida. Anche se di per se stessa è una lezione alla sinistra. Una lezione forse salutare per tutti gli italiani.
Ora tocca agli italiani dimostrare senso civico.
Chissà se Dario Franceschini si fregherà le mani (per la contentezza) o si morderà le dita (per la fregatura).
Se Franceschini non avesse invitato Berlusconi al 25 aprile, il Berlusconi non ci sarebbe andato e nessuno ne avrebbe parlato, ora, invece, ci va è così l’evento non è più “la sinistra festeggia il 25 aprile” ma “Berlusconi partecipa alle celebrazioni del 25 aprile”.
I riflettori si sono spostati su di lui grazie all’invito di Franceschini, invito che suonava tanto come una sfida, ma per adesso il vincitore è Berlusconi.
La scelta di Berlusconi non va intesa come una sfida. Anche se di per se stessa è una lezione alla sinistra. Una lezione forse salutare per tutti gli italiani.
Ora tocca agli italiani dimostrare senso civico.
L'Europa si indigna
Tutto secondo copione, a Ginevra.
Compreso il contenuto del discorso di Ahmadinejad, compreso l’uscita dignitosa dei partecipanti europei e compreso i titoli dei giornali..
Durban II è iniziata da dove era finita Durban I: con un virulento attacco antisemita e antioccidentale, questa volta da parte di uno che vuole cancellare Israele dalla mappa.
Lo stato ebraico è “totalmente razzista” e “perpetratore di genocidio”: una creatura “delle conseguenze del razzismo in Europa” e degli Stati Uniti che sono un “chiaro esempio di egocentrismo, razzismo e discriminazioni”, ha detto ieri il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, aprendo i lavori della Conferenza sul razzismo delle Nazioni Unite.
Ebbene, la maggior parte dei giornali italiani, invece di titolare "Ahmadinejad attacca Israele e l'Occidente; indignazione dei Paesi europei", titola: "I Paesi europei si indignano per le parole di Ahmadinejad".
Non hanno scritto una bugia, ma stravolgono la realtà; Per i giornalisti la notizia è che sono i Paesi europei che si sono indignati.
E' come se, a seguito di un omicidio, invece di titolare: "Ladro uccide un gioielliere", titolassero: "Gioielliere si fa uccidere da un ladro".
Compreso il contenuto del discorso di Ahmadinejad, compreso l’uscita dignitosa dei partecipanti europei e compreso i titoli dei giornali..
Durban II è iniziata da dove era finita Durban I: con un virulento attacco antisemita e antioccidentale, questa volta da parte di uno che vuole cancellare Israele dalla mappa.
Lo stato ebraico è “totalmente razzista” e “perpetratore di genocidio”: una creatura “delle conseguenze del razzismo in Europa” e degli Stati Uniti che sono un “chiaro esempio di egocentrismo, razzismo e discriminazioni”, ha detto ieri il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, aprendo i lavori della Conferenza sul razzismo delle Nazioni Unite.
Ebbene, la maggior parte dei giornali italiani, invece di titolare "Ahmadinejad attacca Israele e l'Occidente; indignazione dei Paesi europei", titola: "I Paesi europei si indignano per le parole di Ahmadinejad".
Non hanno scritto una bugia, ma stravolgono la realtà; Per i giornalisti la notizia è che sono i Paesi europei che si sono indignati.
E' come se, a seguito di un omicidio, invece di titolare: "Ladro uccide un gioielliere", titolassero: "Gioielliere si fa uccidere da un ladro".
domenica 19 aprile 2009
Nuova tempesta
Berlusconi ha detto: "Basta con le inchieste sui giornali". Embè, cosa c'è di male?
Poi, usando il linguaggio di Travaglio che spesso dice: "il massimo della pena per chi delinque in Italia è la presidenza del Consiglio", (linguaggio molto apprezzato tra i sinistri, tant'è che tutti ridono e nessuno si ribella), Berlusconi ha detto "chi vuol fare del male o fa il delinquente o fa il pm".
Embè, nesuno ha riso; invece si è scatenato il putiferio. L'Anm, Di Pietro, Franceschini, ecc. sono in rivolta.
Giorni fa leggevo un articolo ironico sul Papa, ma oggi mi accorgo che di ironico non c'è proprio nulla. Ecco l'articolo:
"Di ritorno dall’Africa, appena atterrato a Roma in un pomeriggio soleggiato, il Papa avrebbe esclamato con i giornalisti: “Che bel tempo, oggi!”.
Questa frase imprudente ha sollevato nel mondo emozione e perplessità e sta alimentando una polemica crescente. Riportiamo alcune delle reazioni più significative.
L’arcivescovo di Salisburgo: “Ribadiamo la piena fedeltà della Chiesa austriaca al Pontefice e ci stringiamo a lui. Ma è spontaneo chiedersi se per caso egli non voglia far regredire la Chiesa ad una setta animista di adoratori del sole. Dopo tale frase, il numero di persone che chiedono la cancellazione dai registri fiscali per il sostegno alla Chiesa cattolica è considerevolmente aumentato”
Alain Juppé, ex primo ministro francese e ora sindaco di Bordeaux: “Nell’istante in cui il papa pronunziava queste parole, a Bordeaux pioveva a catinelle. Questa contro-verità, prossima al negazionismo, mostra che il papa vive in uno stato di totale autismo. Questo distrugge, se ve n’era ancora bisogno, il dogma dell’infallibilità pontificale".
Il Rabbino-Capo di Roma: “Come si può ancora pretendere che faccia bello dopo la Shoah? Solo il giorno in cui si deciderà a farmi visita alla Sinagoga di Roma allora, forse, potremo insieme verificare come sarà il tempo”
Margherita Hack, astronoma e astrofisica: “Affermando senza mezzi termini e senza prove obbiettive indiscutibili “che bel tempo oggi”, il papa dimostra il disprezzo ben noto della Chiesa per la Scienza, che combatte il dogmatismo da sempre. Che cosa c’è di più soggettivo e di più relativo di questa nozione di “bello”? Su quali prove sperimentali indiscutibili si appoggia?
I meteorologi e gli specialisti della materia non sono giunti a mettersi d’accordo sul punto nell’ultimo Colloquio Internazionale a Caracas. E ora Benedetto XVI, ex cathedra, pretende decidere lui con tale arroganza. Si vedranno presto accendere roghi per tutti quelli che non concordano interamente con la nozione papalina di bello e cattivo tempo?”
L’Associazione delle Vittime del Riscaldamento Globale: “Come non vedere in questa dichiarazione provocatoria un insulto per tutte le vittime passate, presenti e future dei capricci del clima, delle inondazioni, degli tsunami, della siccità? Questa acquiescenza al “tempo che fa” mostra chiaramente la complicità della Chiesa con questi fenomeni distruttori, nei quali pretende vedere disegni “provvidenziali” di un Dio vendicatore e punitivo. E, quel che è peggio, simile attitudine non fa che incoraggiare coloro che causano il riscaldamento del pianeta, poiché potranno ora far valere l’avallo del Vaticano.”
Il Consiglio Mondialista: “Il papa finge di dimenticare che mentre splende il sole a Roma, una parte del pianeta è sprofondata nell’oscurità notturna. Ecco un segno intollerabile di disprezzo per vastissime porzioni del mondo e un chiaro segno, se ve n’era ancora bisogno, dell’eurocentrismo neocoloniale di questo papa tedesco”.
Il Direttivo americano delle Associazioni femministe: “Perché il papa ha voluto dire “che bel tempo” usando termini che, nell’originale in italiano della frase, sono al maschile? Avrebbe potuto benissimo utilizzare parole femminili come “che bella giornata”, o meglio ancora “che tempo attraente”, usando così un aggettivo “inclusivo” perché non declinabile differentemente al maschile e al femminile. E’ evidente che questo papa, che già ha fatto condannare la formula del battesimo e delle benedizioni non maschilista, mostra ad ogni occasione il suo attaccamento ai principi più retrogradi. E’ sconsolante che nel 2009 si sia ancora a tali punti di arretratezza”
La Lega dei Diritti dell’Uomo: “Questo tipo di dichiarazioni non può che ferire profondamente tutte le persone che hanno della realtà uno sguardo diverso da quello del papa. Pensiamo in particolare alle persone immobilizzate in ospedale, o imprigionate, il cui orizzonte si limita a quattro mura; e così pure alle vittime di malattie rare i cui sensi non permettono di percepire lo stato della situazione atmosferica. C’è qui, è evidente, una volontà di discriminazione tra chi vede il “bello” secondo il canone ellenizzante che si vorrebbe imporre a tutti (a scapito delle minoranze, degli afroamericani e di ogni concetto di 'inculturazione'), e coloro che, per scelta o per impossibilità, percepiscono le cose in modo differente. Noi proporremo a titolo dimostrativo querele giudiziarie per discriminazione contro questo papa”.
Alberto Melloni, della Scuola di Bologna: “Si vede bene la profonda differenza tra questo papa introverso e chiuso in sé e nel suo mondo sorpassato, che si limita ad un’osservazione climatica senza trarne le dovute conseguenze, ed invece la paterna apertura al mondo di Papa Giovanni XXIII che, dopo aver osservato la luna in cielo, invitava tutti a portare ai loro bambini la carezza del Papa. A quando un Giovanni XXIV che riprenda in mano la spinta dello Spirito conciliare, che gli ultimi papi hanno tentato di soffocare?”
Beppe Severgnini, giornalista: “Il Papa è il Papa. Punto. Ma non si può non pensare con un po’ di nostalgia che Giovanni Paolo II le stesse parole le avrebbe dette magari in romanesco (“ggiornata bbona!”) e agitando lo zucchetto bianco ai fedeli che lo riaccoglievano a casa”.
L’Osservatore Romano ha pubblicato una versione leggermente differente delle parole esatte del Papa (egli avrebbe detto, secondo l’Osservatore: “qualcuno potrebbe dire che faccia bel tempo”). Ma le registrazioni audio e video dei giornalisti hanno smentito la versione edulcorata.
Molti hanno anche attaccato l’ingenuità di P. Lombardi che, pur essendo al fianco del Papa, non è intervenuto per impedire quell’affermazione o subito chiarirne meglio il senso.
Membri influenti della Curia hanno tentato di attenuare la gravità della frase del Papa, facendo rilevare la sua stanchezza dopo il viaggio africano, vista la avanzatissima età del Pontefice, nonché dichiarando che la frase incriminata è stata mal compresa e voleva avere un significato teologico-metafisico e non climatico, come grossolanamente è stata interpretata.
Ma la polemica non accenna a placarsi."
Poi, usando il linguaggio di Travaglio che spesso dice: "il massimo della pena per chi delinque in Italia è la presidenza del Consiglio", (linguaggio molto apprezzato tra i sinistri, tant'è che tutti ridono e nessuno si ribella), Berlusconi ha detto "chi vuol fare del male o fa il delinquente o fa il pm".
Embè, nesuno ha riso; invece si è scatenato il putiferio. L'Anm, Di Pietro, Franceschini, ecc. sono in rivolta.
Giorni fa leggevo un articolo ironico sul Papa, ma oggi mi accorgo che di ironico non c'è proprio nulla. Ecco l'articolo:
"Di ritorno dall’Africa, appena atterrato a Roma in un pomeriggio soleggiato, il Papa avrebbe esclamato con i giornalisti: “Che bel tempo, oggi!”.
Questa frase imprudente ha sollevato nel mondo emozione e perplessità e sta alimentando una polemica crescente. Riportiamo alcune delle reazioni più significative.
L’arcivescovo di Salisburgo: “Ribadiamo la piena fedeltà della Chiesa austriaca al Pontefice e ci stringiamo a lui. Ma è spontaneo chiedersi se per caso egli non voglia far regredire la Chiesa ad una setta animista di adoratori del sole. Dopo tale frase, il numero di persone che chiedono la cancellazione dai registri fiscali per il sostegno alla Chiesa cattolica è considerevolmente aumentato”
Alain Juppé, ex primo ministro francese e ora sindaco di Bordeaux: “Nell’istante in cui il papa pronunziava queste parole, a Bordeaux pioveva a catinelle. Questa contro-verità, prossima al negazionismo, mostra che il papa vive in uno stato di totale autismo. Questo distrugge, se ve n’era ancora bisogno, il dogma dell’infallibilità pontificale".
Il Rabbino-Capo di Roma: “Come si può ancora pretendere che faccia bello dopo la Shoah? Solo il giorno in cui si deciderà a farmi visita alla Sinagoga di Roma allora, forse, potremo insieme verificare come sarà il tempo”
Margherita Hack, astronoma e astrofisica: “Affermando senza mezzi termini e senza prove obbiettive indiscutibili “che bel tempo oggi”, il papa dimostra il disprezzo ben noto della Chiesa per la Scienza, che combatte il dogmatismo da sempre. Che cosa c’è di più soggettivo e di più relativo di questa nozione di “bello”? Su quali prove sperimentali indiscutibili si appoggia?
I meteorologi e gli specialisti della materia non sono giunti a mettersi d’accordo sul punto nell’ultimo Colloquio Internazionale a Caracas. E ora Benedetto XVI, ex cathedra, pretende decidere lui con tale arroganza. Si vedranno presto accendere roghi per tutti quelli che non concordano interamente con la nozione papalina di bello e cattivo tempo?”
L’Associazione delle Vittime del Riscaldamento Globale: “Come non vedere in questa dichiarazione provocatoria un insulto per tutte le vittime passate, presenti e future dei capricci del clima, delle inondazioni, degli tsunami, della siccità? Questa acquiescenza al “tempo che fa” mostra chiaramente la complicità della Chiesa con questi fenomeni distruttori, nei quali pretende vedere disegni “provvidenziali” di un Dio vendicatore e punitivo. E, quel che è peggio, simile attitudine non fa che incoraggiare coloro che causano il riscaldamento del pianeta, poiché potranno ora far valere l’avallo del Vaticano.”
Il Consiglio Mondialista: “Il papa finge di dimenticare che mentre splende il sole a Roma, una parte del pianeta è sprofondata nell’oscurità notturna. Ecco un segno intollerabile di disprezzo per vastissime porzioni del mondo e un chiaro segno, se ve n’era ancora bisogno, dell’eurocentrismo neocoloniale di questo papa tedesco”.
Il Direttivo americano delle Associazioni femministe: “Perché il papa ha voluto dire “che bel tempo” usando termini che, nell’originale in italiano della frase, sono al maschile? Avrebbe potuto benissimo utilizzare parole femminili come “che bella giornata”, o meglio ancora “che tempo attraente”, usando così un aggettivo “inclusivo” perché non declinabile differentemente al maschile e al femminile. E’ evidente che questo papa, che già ha fatto condannare la formula del battesimo e delle benedizioni non maschilista, mostra ad ogni occasione il suo attaccamento ai principi più retrogradi. E’ sconsolante che nel 2009 si sia ancora a tali punti di arretratezza”
La Lega dei Diritti dell’Uomo: “Questo tipo di dichiarazioni non può che ferire profondamente tutte le persone che hanno della realtà uno sguardo diverso da quello del papa. Pensiamo in particolare alle persone immobilizzate in ospedale, o imprigionate, il cui orizzonte si limita a quattro mura; e così pure alle vittime di malattie rare i cui sensi non permettono di percepire lo stato della situazione atmosferica. C’è qui, è evidente, una volontà di discriminazione tra chi vede il “bello” secondo il canone ellenizzante che si vorrebbe imporre a tutti (a scapito delle minoranze, degli afroamericani e di ogni concetto di 'inculturazione'), e coloro che, per scelta o per impossibilità, percepiscono le cose in modo differente. Noi proporremo a titolo dimostrativo querele giudiziarie per discriminazione contro questo papa”.
Alberto Melloni, della Scuola di Bologna: “Si vede bene la profonda differenza tra questo papa introverso e chiuso in sé e nel suo mondo sorpassato, che si limita ad un’osservazione climatica senza trarne le dovute conseguenze, ed invece la paterna apertura al mondo di Papa Giovanni XXIII che, dopo aver osservato la luna in cielo, invitava tutti a portare ai loro bambini la carezza del Papa. A quando un Giovanni XXIV che riprenda in mano la spinta dello Spirito conciliare, che gli ultimi papi hanno tentato di soffocare?”
Beppe Severgnini, giornalista: “Il Papa è il Papa. Punto. Ma non si può non pensare con un po’ di nostalgia che Giovanni Paolo II le stesse parole le avrebbe dette magari in romanesco (“ggiornata bbona!”) e agitando lo zucchetto bianco ai fedeli che lo riaccoglievano a casa”.
L’Osservatore Romano ha pubblicato una versione leggermente differente delle parole esatte del Papa (egli avrebbe detto, secondo l’Osservatore: “qualcuno potrebbe dire che faccia bel tempo”). Ma le registrazioni audio e video dei giornalisti hanno smentito la versione edulcorata.
Molti hanno anche attaccato l’ingenuità di P. Lombardi che, pur essendo al fianco del Papa, non è intervenuto per impedire quell’affermazione o subito chiarirne meglio il senso.
Membri influenti della Curia hanno tentato di attenuare la gravità della frase del Papa, facendo rilevare la sua stanchezza dopo il viaggio africano, vista la avanzatissima età del Pontefice, nonché dichiarando che la frase incriminata è stata mal compresa e voleva avere un significato teologico-metafisico e non climatico, come grossolanamente è stata interpretata.
Ma la polemica non accenna a placarsi."
Cultura di sinistra
Chiude il Museo delle cere ed apre un Wine-bar.
Capita a Caserta, quando non si è "amici" con l'amministrazione comunale.
Leggete l'articolo: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=54565&sez=CAMPANIA
Capita a Caserta, quando non si è "amici" con l'amministrazione comunale.
Leggete l'articolo: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=54565&sez=CAMPANIA
3 SI
Il Governo Berlusconi, per la prima volta al bivio tra il giusto e il politicamente necessario, ha scelto la strada della sopravvivenza avallando le insensate richieste della Lega Nord sullo slittamento del referendum a data successiva alle europee del 7 Giugno.
Berlusconi lo ha detto chiaramente, senza nascondersi dietro un dito e parlando di scelta obbligata per la sopravvivenza dell’esecutivo. In una sola parola ha scelto di salvare la seggiola e la sua leadership di fronte alle critiche di parte stessa della maggioranza, orientata all’accorpamento dei quesiti referendari al voto per le Europee.
Poche parole per riconoscere la sudditanza del Governo rispetto alle pretese leghiste, il senso di massima irresponsabilità degli uomini del carroccio, premiati dall’apparentamento elettorale ed entrati in parlamento con numeri tali da mettere sotto scacco la maggioranza.
Poche parole per riconoscere la sudditanza del Governo rispetto alle pretese leghiste, il senso di massima irresponsabilità degli uomini del carroccio, premiati dall’apparentamento elettorale ed entrati in parlamento con numeri tali da mettere sotto scacco la maggioranza.
Riflettiamo su tali fatti, amici del PDL e non, e riconosciamo la fondatezza di tale equazione:
Lega Nord sta a PDL come Italia dei Valori al Partito Democratico.
Sempre più convinto che, al referendum di giugno, bisogna andare in massa a votare 3 SI.
Bipartitismo e maggioritario, una volta per tutte, o ci toccherà rassegnarci alla morte della Nazione.
di Salvatore Impusino
di Salvatore Impusino
sabato 18 aprile 2009
400 milioni di balle
Ma perchè dobbiamo essere sempre presi per i fondelli, da tutti?
Un tizio dice una cosa (chiaramete falsa) e tutti ci credono e la ripetono come se fosse vera.
Un esempio?
Quando Veltroni era sindaco di Roma commissionò uno studio sulle reale massima capienza di persone al Circo Massimo. Lo studio, per la verità molto serio, concluse che al massimo quello spazio può contenere 300.000 persone quando esse sono "stipate come sardine in scatola".
Poi, un giorno Berlusconi fece al Circo Massimo un raduno di simpatizzanti per contestare il governo Prodi e disse che erano 3.000.000. Capito? 3 MILIONI!!!!
Ed i giornali e le televisioni, invece di titolare "Berlusconi la spara grossa", titolò: "Berlusconi porta 3 milioni di persone in piazza".
Poi fu la volta di Veltroni a dire che in piazza aveva portato 2.500.000 persone. Lo stesso Veltroni che aveva commissionato lo studio e che sapeva benissimo che non ce ne sarebbero entrati più di 300.000 stipati stipati.
Poi è stata la volta di Epifani che, per superare Veltroni, ha detto che lui in piazza ne ha portati 2.700.000.
Ora tutti sappiamo che sono frottole, ma gli interessati, i giornali, i media e nei talk show si continuano a ripetere quelle cifre esagerate come se fossero vere e nessuno osa contestarle.
Sono state ripetute tante volte che ormai sono divenute Vangelo.
Ma, perchè sto scrivendo di questa storia vecchia? perchè ora?
Perchè ora la stessa storia si sta ripetendo con il risparmio che si otterrebbe accorpando il referendum alle europee. Quant'è? L'hanno ripetuto così tante volte che ora tutti sanno che il risparmio è di 400 milioni di euro. Cifra che potrebbe essere destinata ai terremotati.
Una cifra folle, ma completamente inventata. E' una balla.
Oggi un articolo di Franco Bechis fa un po' di luce su questi 400 milioni. E spiega come questi formidabili economisti hanno calcolato quella cifra. Esempio: pensate che hanno calcolato tra i costi la mezzora che ogni italiano perderebbe per andare a votare per 3,15 euro a testa, pari a 127 milioni. Soldi che, chiaramente, non sono a carico dello Stato e che non potrebbero mai andare ai terremotati; poi c'è anche il costo per l'affidamento dei figli (!?), ma solo per chi non ha i nonni (?!), altri 37 milioni. Poi ce ne sono altri 37 per la mancata produttività dei presidenti di seggio e degli scrutatori. Leggete l'articolo, è tutto spiegato bene. Che bravi questi ecoministi.
In pratica i soldi "pubblici" risparmiati sono al massimo 100 milioni.
Questo chiaramente non cambia niente, perchè anche 1 solo euro di spesa "inutile" non è accettabile. Ma è interessante capire come è nata questa balla. Il numero dei 400 milioni è stato "lanciato" dai fenomeni-economisti del sito LaVoce.info, e tutti l'hanno preso per buono.
C'era una volta un tizio che disse che in Italia esistevano i "coglioni"; E questa è una santa verità. Senza di essi non sarebbe esistita Wanna Marchi. Questo i politici lo sanno, ed anche LaVoce, perchè non è possibile credere che un economista non sappia che i costi indiretti "non si recuperano". Non è possibile pensare che l'esperto Bersani non riesca a spiegarlo a Franceschini, che i bravi economisti del Sole 24ore tacciano, ecc ecc.
E' esattamente la stessa storia della capienza del Circo Massimo.
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1601307&codiciTestate=1
Un tizio dice una cosa (chiaramete falsa) e tutti ci credono e la ripetono come se fosse vera.
Un esempio?
Quando Veltroni era sindaco di Roma commissionò uno studio sulle reale massima capienza di persone al Circo Massimo. Lo studio, per la verità molto serio, concluse che al massimo quello spazio può contenere 300.000 persone quando esse sono "stipate come sardine in scatola".
Poi, un giorno Berlusconi fece al Circo Massimo un raduno di simpatizzanti per contestare il governo Prodi e disse che erano 3.000.000. Capito? 3 MILIONI!!!!
Ed i giornali e le televisioni, invece di titolare "Berlusconi la spara grossa", titolò: "Berlusconi porta 3 milioni di persone in piazza".
Poi fu la volta di Veltroni a dire che in piazza aveva portato 2.500.000 persone. Lo stesso Veltroni che aveva commissionato lo studio e che sapeva benissimo che non ce ne sarebbero entrati più di 300.000 stipati stipati.
Poi è stata la volta di Epifani che, per superare Veltroni, ha detto che lui in piazza ne ha portati 2.700.000.
Ora tutti sappiamo che sono frottole, ma gli interessati, i giornali, i media e nei talk show si continuano a ripetere quelle cifre esagerate come se fossero vere e nessuno osa contestarle.
Sono state ripetute tante volte che ormai sono divenute Vangelo.
Ma, perchè sto scrivendo di questa storia vecchia? perchè ora?
Perchè ora la stessa storia si sta ripetendo con il risparmio che si otterrebbe accorpando il referendum alle europee. Quant'è? L'hanno ripetuto così tante volte che ora tutti sanno che il risparmio è di 400 milioni di euro. Cifra che potrebbe essere destinata ai terremotati.
Una cifra folle, ma completamente inventata. E' una balla.
Oggi un articolo di Franco Bechis fa un po' di luce su questi 400 milioni. E spiega come questi formidabili economisti hanno calcolato quella cifra. Esempio: pensate che hanno calcolato tra i costi la mezzora che ogni italiano perderebbe per andare a votare per 3,15 euro a testa, pari a 127 milioni. Soldi che, chiaramente, non sono a carico dello Stato e che non potrebbero mai andare ai terremotati; poi c'è anche il costo per l'affidamento dei figli (!?), ma solo per chi non ha i nonni (?!), altri 37 milioni. Poi ce ne sono altri 37 per la mancata produttività dei presidenti di seggio e degli scrutatori. Leggete l'articolo, è tutto spiegato bene. Che bravi questi ecoministi.
In pratica i soldi "pubblici" risparmiati sono al massimo 100 milioni.
Questo chiaramente non cambia niente, perchè anche 1 solo euro di spesa "inutile" non è accettabile. Ma è interessante capire come è nata questa balla. Il numero dei 400 milioni è stato "lanciato" dai fenomeni-economisti del sito LaVoce.info, e tutti l'hanno preso per buono.
C'era una volta un tizio che disse che in Italia esistevano i "coglioni"; E questa è una santa verità. Senza di essi non sarebbe esistita Wanna Marchi. Questo i politici lo sanno, ed anche LaVoce, perchè non è possibile credere che un economista non sappia che i costi indiretti "non si recuperano". Non è possibile pensare che l'esperto Bersani non riesca a spiegarlo a Franceschini, che i bravi economisti del Sole 24ore tacciano, ecc ecc.
E' esattamente la stessa storia della capienza del Circo Massimo.
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1601307&codiciTestate=1
giovedì 16 aprile 2009
Ridiamoci sopra
Crozza aveva commentato la presenza in studio di Maroni e del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, con un impietosa battuta: «Ma non doveva essere una puntata sul meglio dell’Italia?...».
«Non intendo rispondere - ha replicato il Ministro - all’insulto gratuito di Crozza fatto in modo meschino meschino. E’ un momento così drammatico e tragico che queste cose le lascio ai comici...».
A difendere il comico è stato Floris: "Ci sono i comici e la battuta non mi sembrava così sgradevole. Vabbè se l’è presa"
http://www.wikio.it/video/1022721
Vedete, io sono nato in un piccolo paese dove viveva uno scemo (senz'offesa) al quale tutto era permesso, anche alzare le gonne delle donne per strada perchè: "poverino, quello è scemo".
Ecco, in Italia ora abbiamo i comici che possono dire quello che vogliono ed offendere le persone e le istituzioni "tanto sono comici"!.
Se quella doveva essere una puntata sul meglio dell'Italia, Crozza e Floris erano certamente gli unici fuori luogo. Un comico che fa il politicante con licenza di offendere i politici (perchè comico) ed un conduttore che fa la spalla del comico.
«Non intendo rispondere - ha replicato il Ministro - all’insulto gratuito di Crozza fatto in modo meschino meschino. E’ un momento così drammatico e tragico che queste cose le lascio ai comici...».
A difendere il comico è stato Floris: "Ci sono i comici e la battuta non mi sembrava così sgradevole. Vabbè se l’è presa"
http://www.wikio.it/video/1022721
Vedete, io sono nato in un piccolo paese dove viveva uno scemo (senz'offesa) al quale tutto era permesso, anche alzare le gonne delle donne per strada perchè: "poverino, quello è scemo".
Ecco, in Italia ora abbiamo i comici che possono dire quello che vogliono ed offendere le persone e le istituzioni "tanto sono comici"!.
Se quella doveva essere una puntata sul meglio dell'Italia, Crozza e Floris erano certamente gli unici fuori luogo. Un comico che fa il politicante con licenza di offendere i politici (perchè comico) ed un conduttore che fa la spalla del comico.
Una liquefazione non miracolosa
Non si tratta di una liquefazione importante come quella del sangue di San Gennaro, patrono della città, ma comunque di un fenomeno che non è passato inosservato agli occhi (ed alle scarpe) dei tanti turisti e dei residenti. Che hanno notato come, camminando sui sanpietrini, si resti quasi incollati sul bitume sciolto e si lasci l'impronta delle proprie scarpe.
Siamo a Napoli, nella storica Piazza del Gesù e, un po' come avviene nei famosi “Planet Hollywood”, con le star del cinema americano, i turisti e i residenti lasciano le loro firme e le loro impronte di scarpe sulle mattonelle.
Il disagio che si registra in piazza del Gesù, di certo non fa piacere ai residenti, soprattutto perché avviene a pochi mesi dalla conclusione dei lavori al manto stradale.
Insomma siamo di nuovo a scrivere di materiali scadenti usati nei lavori pubblici, e il bitume messo tra un sanpietrino e l'altro, appena è spuntato il primo sole di primavera ha cominciato a liquefarsi in molte zone della piazza. Cosa succederà in estate?
Siamo a Napoli, nella storica Piazza del Gesù e, un po' come avviene nei famosi “Planet Hollywood”, con le star del cinema americano, i turisti e i residenti lasciano le loro firme e le loro impronte di scarpe sulle mattonelle.
Il disagio che si registra in piazza del Gesù, di certo non fa piacere ai residenti, soprattutto perché avviene a pochi mesi dalla conclusione dei lavori al manto stradale.
Insomma siamo di nuovo a scrivere di materiali scadenti usati nei lavori pubblici, e il bitume messo tra un sanpietrino e l'altro, appena è spuntato il primo sole di primavera ha cominciato a liquefarsi in molte zone della piazza. Cosa succederà in estate?
Non li muove neppure il terremoto.
Vigilare sui soldi della ricostruzione serve per evitare sprechi e per non rafforzare la camorra di casa nostra; un duplice obiettivo da non perdere di vista.
E' importante farlo in Abruzzo perchè la malavita pullula ovunque ci sia movimento di denaro ed in Abruzzo se ne dovrà muovere molto.
Occorre stare tutti con gli occhi bene aperti. E quando dico tutti, intendo proprio tutti, perchè ognuno ha da fare la sua parte e nessuno potrà poi tirarsi indietro o addirittura fare finta di cadere dalle nuvole.
Scrivo queste cose perchè mi arrabbio oggi nel sentire il procuratore capo del tribunale di L'Aquila, svegliarsi da un sonno profondo ed aprire inchieste perchè dei palazzi in cemento sono caduti con il terremoto.
E qual è la novità? Dall'ultimo garzone di cucchiara al carpentiere, dall'autista delle betoniere al capomastro, dal direttore dei lavori all'impresa che fornisce il calcestruzzo, dal collaudatore in corso d'opera al collaudatore finale, è arcinoto che il cemento che si usa per le opere pubbliche è "depotenziato" (e non solo) e che i blocchetti che si devono depositare per legge all'atto della "gettata" per certificare la qualità del cemento, sono "preconfezionati" dalla stessa impresa che fornisce il calcestruzzo.
Lo sanno tutti, tranne i magistrati, che lo scoprono ora, con il terremoto.
Sarebbe bastato leggere sommariamente Gomorra a pagina 236 e leggere: "io so e ho le prove. So come è stata costruita mezza Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. .....E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli..... A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia....e ora quella sabbia è nei condomini abruzzesi...."
Quello che dispiace è che nelle altre regioni ognuno (con responsablità istituzionali) fa orecchio da mercante, per non rimarcare il fatto che questo modo di operare è venuto fuori in abruzzo solo a causa del terremoto, ma quanti edifici pubblici in Italia sono stati costruiti allo stesso modo? Perchè non parte nessun controllo?
Le parole di Napolitano "Nessuno si può sentire non-responsabile" sono state interpretate come "Se tutti sono responsabili, nessuno ha colpa" e infatti nulla sta succedendo nelle altre regioni, aspettando (o scongiurando) che un terremoto non scoperchi la pentola. E allora si sveglierà un altro procuratore capo e solo allora si sentirà investito della sacralità di giustizia.
E' importante farlo in Abruzzo perchè la malavita pullula ovunque ci sia movimento di denaro ed in Abruzzo se ne dovrà muovere molto.
Occorre stare tutti con gli occhi bene aperti. E quando dico tutti, intendo proprio tutti, perchè ognuno ha da fare la sua parte e nessuno potrà poi tirarsi indietro o addirittura fare finta di cadere dalle nuvole.
Scrivo queste cose perchè mi arrabbio oggi nel sentire il procuratore capo del tribunale di L'Aquila, svegliarsi da un sonno profondo ed aprire inchieste perchè dei palazzi in cemento sono caduti con il terremoto.
E qual è la novità? Dall'ultimo garzone di cucchiara al carpentiere, dall'autista delle betoniere al capomastro, dal direttore dei lavori all'impresa che fornisce il calcestruzzo, dal collaudatore in corso d'opera al collaudatore finale, è arcinoto che il cemento che si usa per le opere pubbliche è "depotenziato" (e non solo) e che i blocchetti che si devono depositare per legge all'atto della "gettata" per certificare la qualità del cemento, sono "preconfezionati" dalla stessa impresa che fornisce il calcestruzzo.
Lo sanno tutti, tranne i magistrati, che lo scoprono ora, con il terremoto.
Sarebbe bastato leggere sommariamente Gomorra a pagina 236 e leggere: "io so e ho le prove. So come è stata costruita mezza Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. .....E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli..... A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia....e ora quella sabbia è nei condomini abruzzesi...."
Quello che dispiace è che nelle altre regioni ognuno (con responsablità istituzionali) fa orecchio da mercante, per non rimarcare il fatto che questo modo di operare è venuto fuori in abruzzo solo a causa del terremoto, ma quanti edifici pubblici in Italia sono stati costruiti allo stesso modo? Perchè non parte nessun controllo?
Le parole di Napolitano "Nessuno si può sentire non-responsabile" sono state interpretate come "Se tutti sono responsabili, nessuno ha colpa" e infatti nulla sta succedendo nelle altre regioni, aspettando (o scongiurando) che un terremoto non scoperchi la pentola. E allora si sveglierà un altro procuratore capo e solo allora si sentirà investito della sacralità di giustizia.
Non c'è accordo
"Consideriamo inaccettabili le norme attuative contenute nell'intesa raggiunta ieri sera fra la Confindustria e le altre associazioni". "Siamo contrari poiché quelle norme attuative riducono fortemente il potere di acquisto dei lavoratori. La Fiom non le applicherà".
E' Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom Cgil, questa mattina a Pistoia, a trarre le conseguenze della spaccatura nel sindacato dopo la firma dell'accordo fra Cisl, Uil, Ugl e Confindustria sulle regole della contrattazione.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=114936
Rinaldini ha imparato la finanza nelle alte scuole della CGIL, discepolo di Epifani.
Ve lo ricordate Epifani? Il leader della Cgil.
Guglielmo Epifani parlò molto chiaro il 22 giugno 2008 quando espresse le sue critiche alla manovra economica del governo, ipotizzando effetti disastrosi sul potere d'acquisto a causa dalla scelta del governo di fissare l'inflazione programmata per il 2009 all'1,7 per cento e disse: «Un salario di 25.000 euro ne perde 1.000 nel biennio. Se poi per il terzo anno si continua così, si raggiunge una cifra vicina ai 1.500 euro».
Manco fosse il mammasantissima dell'economia mondiale, ha portato in piazza tanti poveri gonzi che lo hanno creduto e la stampa ha scritto fiumi di parol(acc)e contro il governo. Ma come sta andando l'inflazione nazionale?
- luglio 4,1
- agosto 4,1
- settembre 3,8
- ottobre 3,5
- novembre 2,7
- dicembre 2,2
- gennaio 1,6
- febbraio 1,6
- marzo 1,2
PS: questi dati li sto riportando tutti i mesi. Anche se uno solo si ravvede, mi sentirò soddisfatto.
Prendere in giro gli onesti lavoratori non equivale a tutelare i loro diritti.
E' Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom Cgil, questa mattina a Pistoia, a trarre le conseguenze della spaccatura nel sindacato dopo la firma dell'accordo fra Cisl, Uil, Ugl e Confindustria sulle regole della contrattazione.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=114936
Rinaldini ha imparato la finanza nelle alte scuole della CGIL, discepolo di Epifani.
Ve lo ricordate Epifani? Il leader della Cgil.
Guglielmo Epifani parlò molto chiaro il 22 giugno 2008 quando espresse le sue critiche alla manovra economica del governo, ipotizzando effetti disastrosi sul potere d'acquisto a causa dalla scelta del governo di fissare l'inflazione programmata per il 2009 all'1,7 per cento e disse: «Un salario di 25.000 euro ne perde 1.000 nel biennio. Se poi per il terzo anno si continua così, si raggiunge una cifra vicina ai 1.500 euro».
Manco fosse il mammasantissima dell'economia mondiale, ha portato in piazza tanti poveri gonzi che lo hanno creduto e la stampa ha scritto fiumi di parol(acc)e contro il governo. Ma come sta andando l'inflazione nazionale?
- luglio 4,1
- agosto 4,1
- settembre 3,8
- ottobre 3,5
- novembre 2,7
- dicembre 2,2
- gennaio 1,6
- febbraio 1,6
- marzo 1,2
PS: questi dati li sto riportando tutti i mesi. Anche se uno solo si ravvede, mi sentirò soddisfatto.
Prendere in giro gli onesti lavoratori non equivale a tutelare i loro diritti.
Direttore?.... ma mi faccia il piacere
Il caso "Anno zero" continua ad alimentare polemiche. Ieri c'è stata la decisione della Direzione RAI, con la sospensione del vignettista Vauro ed un invito a Santoro ad una maggiore obiettività.
Insomma, fuffa. E tutto resterà come prima.
Il perché è presto detto. Pare che il dott. Santoro sia un caso unico nella storia della televisione. E' dipendente RAI a tempo indeterminato (con il modico compenso annuo di 375 mila euro), ma invece che essere assunto come "giornalista", lui, contrariamente a tutti i colleghi, ha la qualifica di "Direttore". Ancora caso unico nel panorama RAI, e ancora diversamente da tutti i giornalisti e conduttori RAI, non risponde al direttore di rete, ma solo alla Direzione generale. Non basta; per quanto riguarda il rispetto delle norme della "par condicio", non è in carico alla rete in cui va in onda, RAI2, ma è assimilato al TG3 diretto da Di Bella.
Ora, qualunque persona normale si chiederebbe perché lui è "direttore" e gli altri sono "giornalisti", perché tutti rispondono ad un direttore di rete e lui solo alla Direzione generale, e, per usare un termnine caro al suo ispiratore D Pietro, che "c'azzecca" un programma su RAI2 con il telegiornale di RAI3. Domande legittime alle quali è arduo trovare risposta, ma che danno un'idea chiarissima dell'anomalia Santoro all'interno della struttura RAI.
Non è una questione di libertà di informazione, come cercano di farla passare. E' una questione più complessa, anomala, che meriterebbe maggior attenzione ed una decisione chiara e precisa, una volta per tutte.
A lamentarsi della faziosità di Santoro, infatti, non è la solita destra, i suoi esponenti ed i quotidiani di riferimento. No, ogni sua puntata ha suscitato sempre polemiche anche aspre. Basta ricordare la puntata sui bambini di Gaza, quando l'Annunziata abbandonò gli studi proprio dopo aver denunciato l'eccessiva faziosità della puntata, a senso unico e completamente a favore dei palestinesi. Tanto che ci fu una protesta scritta alla RAI da parte della comunità ebraica di Roma. Ma sarà il caso di ricordare anche una puntata su Napoli che suscitò le ire del sindaco Rosa Russo Iervolino che, senza mezzi termini, definì il giornalismo di Santoro come "sciacallaggio televisivo". E la Iervolino è di sinistra, non certo berlusconiana. E ancora da sinistra arrivano altre considerazioni. Enzo Carra afferma: "Santoro è un cannibale: la sua tv è sale sulle ferite.". Paolo Gentiloni sulla puntata dice: "Ha sollevato molte critiche non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell'opera di soccorso". Lo stesso segretario del PD Dario Franceschini ha dichiarato di non gradire quel tipo di programma. Beh, se anche a sinistra lo criticano e mal digeriscono il giornalismo "Made in Santoro", qualche motivo deve pur esserci. No?
Oggi, sul Coriere.it, Bruno Vespa afferma: "Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai - scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete.". Dice bene Vespa. E non solo lui. Chiunque usasse la televisione come usa fare Santoro sarebbe stato già cacciato da tempo. A prescindere dagli schieramenti politici.
Un altro esponente politico della sinistra, Giorgio Merlo del PD, si chiede: "Annozero di Michele Santoro ha una deroga particolare dalla Rai, o un contratto particolare, rispetto ai criteri che ispirano il servizio pubblico nel nostro paese?» si chiede, definendo «incredibile» la trasmissione di Annozero sul terremoto in Abruzzo. Santoro «può dire e può fare ciò che vuole, contro chi vuole e a danno di chi vuole a prescindere?". Qualcuno dovrà pur rispondere, prima o poi, a questa semplice e chiarissima domanda.
Ma allora perché non si riesce a venire a capo dello strano caso del dott. Santoro? Semplice, perché, come apprendiamo dalla stampa, il giornalista, anzi il "Direttore" Santoro, è stato reintegrato in RAI, con le stesse competenze e norme contrattuali precedenti alla sua sospensione, con sentenza di un giudice che non solo ne ha imposto la riassunzione, ma ha anche stabilito che il nostro "Direttore" deve avere un "suo" programma ed in prima serata. Insomma, Santoro deve restare in RAI, a fare e dire quello che gli pare. senza controlli, limiti e confini "Per legge". Ed anche in questo caso è unico al mondo.
In verità, ad essere onesti, non è propriamente un caso unico. C'è un altro caso, quello del "dittatore" venezuelano Chavez il quale, molto rispettoso del pluralismo dell'informazione, anni fa ha chiuso le reti televisive private per lasciare solo quelle governative, dove lui, per decisione del governo (cioè sua), la domenica mattina, tiene un programma tutto suo dove racconta il mondo "Visto da Chavez", lancia accuse contro tutti i veri o presunti nemici del popolo venezuelano (ovvero, i suoi avversari politici), racconta barzellette ed amenità varie. Beh, ma è risaputo, lui si dichiara socialista. Ed i socialisti e i "sinistri" in genere, anche questo è risaputo, hanno una strana idea del pluralismo. Tutti hanno diritto di esprimersi, purché,,,siano "compagni". Il che non è che un'applicazione del celebre motto del loro padre spirituale Stalin, il quale usava dire ai suoi collaboratori: "Potete esprimere liberamente le vostre idee, purché siate d'accordo con me". Ecco, basta saperlo e adeguarsi.
In definitiva, quindi, Santoro non è un caso unico, è in buona compagnia. Sono solo due persone al mondo ad essere in televisione "Per legge": Santoro e Chavez. Traete voi le conclusioni...
Ma che ci volete fare, Santoro è quello che è: un vecchio comunista che approfitta della libertà di parola per infangare. Infangare e basta ! A lui non interessano i dati oggettivi, lui vuole infangare e se ne fotte se infanga approfittandosi di un dramma nazionale. Lui infanga ed è felice di farlo assieme ai suoi comparucci di merenda. "Direttore"? E di che cosa ? E di chi ?
E Zavoli e Galimberti ...... stanno zitti. Come per il caso di Padova (che qui ricordo "Santoro...Santoro..." ) e come per il recente caso i Gaza con la Annunziata.
Penso che la maggior parte degli italiani si unisce a me per dedicare a Santoro questa delicata canzoncina: Clicca qui: "Messaggio personale..."
giano
Insomma, fuffa. E tutto resterà come prima.
Il perché è presto detto. Pare che il dott. Santoro sia un caso unico nella storia della televisione. E' dipendente RAI a tempo indeterminato (con il modico compenso annuo di 375 mila euro), ma invece che essere assunto come "giornalista", lui, contrariamente a tutti i colleghi, ha la qualifica di "Direttore". Ancora caso unico nel panorama RAI, e ancora diversamente da tutti i giornalisti e conduttori RAI, non risponde al direttore di rete, ma solo alla Direzione generale. Non basta; per quanto riguarda il rispetto delle norme della "par condicio", non è in carico alla rete in cui va in onda, RAI2, ma è assimilato al TG3 diretto da Di Bella.
Ora, qualunque persona normale si chiederebbe perché lui è "direttore" e gli altri sono "giornalisti", perché tutti rispondono ad un direttore di rete e lui solo alla Direzione generale, e, per usare un termnine caro al suo ispiratore D Pietro, che "c'azzecca" un programma su RAI2 con il telegiornale di RAI3. Domande legittime alle quali è arduo trovare risposta, ma che danno un'idea chiarissima dell'anomalia Santoro all'interno della struttura RAI.
Non è una questione di libertà di informazione, come cercano di farla passare. E' una questione più complessa, anomala, che meriterebbe maggior attenzione ed una decisione chiara e precisa, una volta per tutte.
A lamentarsi della faziosità di Santoro, infatti, non è la solita destra, i suoi esponenti ed i quotidiani di riferimento. No, ogni sua puntata ha suscitato sempre polemiche anche aspre. Basta ricordare la puntata sui bambini di Gaza, quando l'Annunziata abbandonò gli studi proprio dopo aver denunciato l'eccessiva faziosità della puntata, a senso unico e completamente a favore dei palestinesi. Tanto che ci fu una protesta scritta alla RAI da parte della comunità ebraica di Roma. Ma sarà il caso di ricordare anche una puntata su Napoli che suscitò le ire del sindaco Rosa Russo Iervolino che, senza mezzi termini, definì il giornalismo di Santoro come "sciacallaggio televisivo". E la Iervolino è di sinistra, non certo berlusconiana. E ancora da sinistra arrivano altre considerazioni. Enzo Carra afferma: "Santoro è un cannibale: la sua tv è sale sulle ferite.". Paolo Gentiloni sulla puntata dice: "Ha sollevato molte critiche non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell'opera di soccorso". Lo stesso segretario del PD Dario Franceschini ha dichiarato di non gradire quel tipo di programma. Beh, se anche a sinistra lo criticano e mal digeriscono il giornalismo "Made in Santoro", qualche motivo deve pur esserci. No?
Oggi, sul Coriere.it, Bruno Vespa afferma: "Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai - scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete.". Dice bene Vespa. E non solo lui. Chiunque usasse la televisione come usa fare Santoro sarebbe stato già cacciato da tempo. A prescindere dagli schieramenti politici.
Un altro esponente politico della sinistra, Giorgio Merlo del PD, si chiede: "Annozero di Michele Santoro ha una deroga particolare dalla Rai, o un contratto particolare, rispetto ai criteri che ispirano il servizio pubblico nel nostro paese?» si chiede, definendo «incredibile» la trasmissione di Annozero sul terremoto in Abruzzo. Santoro «può dire e può fare ciò che vuole, contro chi vuole e a danno di chi vuole a prescindere?". Qualcuno dovrà pur rispondere, prima o poi, a questa semplice e chiarissima domanda.
Ma allora perché non si riesce a venire a capo dello strano caso del dott. Santoro? Semplice, perché, come apprendiamo dalla stampa, il giornalista, anzi il "Direttore" Santoro, è stato reintegrato in RAI, con le stesse competenze e norme contrattuali precedenti alla sua sospensione, con sentenza di un giudice che non solo ne ha imposto la riassunzione, ma ha anche stabilito che il nostro "Direttore" deve avere un "suo" programma ed in prima serata. Insomma, Santoro deve restare in RAI, a fare e dire quello che gli pare. senza controlli, limiti e confini "Per legge". Ed anche in questo caso è unico al mondo.
In verità, ad essere onesti, non è propriamente un caso unico. C'è un altro caso, quello del "dittatore" venezuelano Chavez il quale, molto rispettoso del pluralismo dell'informazione, anni fa ha chiuso le reti televisive private per lasciare solo quelle governative, dove lui, per decisione del governo (cioè sua), la domenica mattina, tiene un programma tutto suo dove racconta il mondo "Visto da Chavez", lancia accuse contro tutti i veri o presunti nemici del popolo venezuelano (ovvero, i suoi avversari politici), racconta barzellette ed amenità varie. Beh, ma è risaputo, lui si dichiara socialista. Ed i socialisti e i "sinistri" in genere, anche questo è risaputo, hanno una strana idea del pluralismo. Tutti hanno diritto di esprimersi, purché,,,siano "compagni". Il che non è che un'applicazione del celebre motto del loro padre spirituale Stalin, il quale usava dire ai suoi collaboratori: "Potete esprimere liberamente le vostre idee, purché siate d'accordo con me". Ecco, basta saperlo e adeguarsi.
In definitiva, quindi, Santoro non è un caso unico, è in buona compagnia. Sono solo due persone al mondo ad essere in televisione "Per legge": Santoro e Chavez. Traete voi le conclusioni...
Ma che ci volete fare, Santoro è quello che è: un vecchio comunista che approfitta della libertà di parola per infangare. Infangare e basta ! A lui non interessano i dati oggettivi, lui vuole infangare e se ne fotte se infanga approfittandosi di un dramma nazionale. Lui infanga ed è felice di farlo assieme ai suoi comparucci di merenda. "Direttore"? E di che cosa ? E di chi ?
E Zavoli e Galimberti ...... stanno zitti. Come per il caso di Padova (che qui ricordo "Santoro...Santoro..." ) e come per il recente caso i Gaza con la Annunziata.
Penso che la maggior parte degli italiani si unisce a me per dedicare a Santoro questa delicata canzoncina: Clicca qui: "Messaggio personale..."
giano
sabato 11 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
Cancellate RAI1
Guardate un attimo questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=ma9W5-9up0U
Come se a qualcuno, con quasi trecento morti e una regione d'Italia in macerie, gliene potesse strafregare qualcosa di share e di audience.
Sapete qual è la cosa strana? Che al di là dell'indignazione naturale che esso suscita, lo trovo TROPPO esagerato, anche provando a ragionare con la testa del direttore del Tg1.
Insomma, nemmeno dopo Sanremo o dopo la finale dei mondiali di calcio vengono sciorinate tutte queste cifre, si dice sinteticamente "abbiamo totalizzato X ascoltatori e Y di share".
E allora qui mi viene da pensare: non è che, utilizzando la regola del "purchè se ne parli", questo cappello sia stato realizzato perchè sia diffuso e se ne parli?
Infatti ieri ho visto questo video a Striscia, oggi l'ho sentito in almeno 3 radio diverse, mentre su Facebook non c'è un utente che non abbia pubblicato o commentato questo video.
E bravo Riotta.
Per cortesia non diffondetelo e cancellate RAI1 dai canali memorizzati sulla vostra televisione.
http://www.youtube.com/watch?v=ma9W5-9up0U
Come se a qualcuno, con quasi trecento morti e una regione d'Italia in macerie, gliene potesse strafregare qualcosa di share e di audience.
Sapete qual è la cosa strana? Che al di là dell'indignazione naturale che esso suscita, lo trovo TROPPO esagerato, anche provando a ragionare con la testa del direttore del Tg1.
Insomma, nemmeno dopo Sanremo o dopo la finale dei mondiali di calcio vengono sciorinate tutte queste cifre, si dice sinteticamente "abbiamo totalizzato X ascoltatori e Y di share".
E allora qui mi viene da pensare: non è che, utilizzando la regola del "purchè se ne parli", questo cappello sia stato realizzato perchè sia diffuso e se ne parli?
Infatti ieri ho visto questo video a Striscia, oggi l'ho sentito in almeno 3 radio diverse, mentre su Facebook non c'è un utente che non abbia pubblicato o commentato questo video.
E bravo Riotta.
Per cortesia non diffondetelo e cancellate RAI1 dai canali memorizzati sulla vostra televisione.
Ciarlatano
10 Ottobre 2008: Cofferati.
E adesso? Farà l'eurodeputato e invierà cartoline da Bruxelles? «Il problema non è Bruxelles e nemmeno Roma: se andassi, potreste dire che sono un ciarlatano».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/10/non-mi-ricandido-sto-con-mio-figlio.html
Avevo consevato questa intervista a Cofferati perchè ero certo che non sarebbe andato a Genova a fare il padre, così come Veltroni non andò in Afriica.
E adesso? Farà l'eurodeputato e invierà cartoline da Bruxelles? «Il problema non è Bruxelles e nemmeno Roma: se andassi, potreste dire che sono un ciarlatano».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/10/non-mi-ricandido-sto-con-mio-figlio.html
Avevo consevato questa intervista a Cofferati perchè ero certo che non sarebbe andato a Genova a fare il padre, così come Veltroni non andò in Afriica.
PD, UDC: il male dell'Italia
Spostiamoci un attimo in Francia: Secondo l’Eliseo l’alto tasso di disoccupazione in Francia non è conciliabile con il crescente afflusso di extracomunitari irregolari nel Paese. E allora Sarkozy detta la sua ricetta: "massimo controllo di chi arriva per lavorare e massimo sforzo per allontanare (con le buone o con le cattive) dal suolo nazionale gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno".
Non oso immaginare se una manovra del genere l'avesse assunta il nostro Silvio!!!
Ma non finisce qui. In questi giorni in Francia alcune associazioni lottano per la soppressione di un articolo di legge che viene chiamato "crimine di assistenza". Cioè in Francia esiste una legge per cui si rischia fino a 5 anni di galera e 30.000 euro di multa se solo si aiuta un immigrato clandestino.
La Spagna non è da meno: infatti è la nazione in Europa con il più elevato numero di rimpatri.
E noi in Italia cosa facciamo? Grazie a PD, UDC, IdV ed una ventina di imbecilli del PdL, il 26 aprile lasciamo più di 1000 clandestini liberi di circolare per l'Italia: Dove andranno? Senza lavoro, senza soldi, senza casa, senza documenti, come si procacceranno da mangiare?
Quelli del PD, UDC, IdV e quegli imbecilli del PdL hanno scaricato questa quisquiglia sulla società.
I giornali riportano che PD e UDC esultano. Cosa avranno da esultare?
Personalmente ritengo che l'immigrazione sia un fenomeno sociale che non può essere contrastato; ma è imperativo che esso sia gestito. Chi non lo fa, per incapacità o per ideologia, vuole il male dell'Italia.
Non oso immaginare se una manovra del genere l'avesse assunta il nostro Silvio!!!
Ma non finisce qui. In questi giorni in Francia alcune associazioni lottano per la soppressione di un articolo di legge che viene chiamato "crimine di assistenza". Cioè in Francia esiste una legge per cui si rischia fino a 5 anni di galera e 30.000 euro di multa se solo si aiuta un immigrato clandestino.
La Spagna non è da meno: infatti è la nazione in Europa con il più elevato numero di rimpatri.
E noi in Italia cosa facciamo? Grazie a PD, UDC, IdV ed una ventina di imbecilli del PdL, il 26 aprile lasciamo più di 1000 clandestini liberi di circolare per l'Italia: Dove andranno? Senza lavoro, senza soldi, senza casa, senza documenti, come si procacceranno da mangiare?
Quelli del PD, UDC, IdV e quegli imbecilli del PdL hanno scaricato questa quisquiglia sulla società.
I giornali riportano che PD e UDC esultano. Cosa avranno da esultare?
Personalmente ritengo che l'immigrazione sia un fenomeno sociale che non può essere contrastato; ma è imperativo che esso sia gestito. Chi non lo fa, per incapacità o per ideologia, vuole il male dell'Italia.
martedì 7 aprile 2009
Sciacalli in azione
Il fenomeno non è nuovo ma ogni volta stupisce per la barbarie.
Alcune persone sono state fermate e condotte in questura perché ritenute responsabili di episodi di sciacallaggio. Chi sono? Sono quelli che già pochi minuti dopo il sisma circolavano tra le macerie per sottrarre beni e quant'altro ci fosse da sgraffignare nelle case abbandonate.
Sciacalli sono anche quelli che si stanno intrufolando tra gli sfollati che da 50.000 sono divenuti 70.000, poi 100.000 ed aumentano ancora. Si presentano dicendo di aver perso la casa, i soldi, i documenti. Come fai a distinguerli dai "veri" sfollati?
Sciacalli sono quelli che "profetizzano" il terremoto e quando il 29 marzo c'è stata una leggera scossa a Sulmona, è scattato il panico tra i cittadini. Poi la terra si è scatenata, ma circa una settimana dopo, a L'Aquila. E ora le polemiche divampano e gli sciacalli pure.
Insomma in queste tragedie spuntano sempre quelli dell’ “io l’avevo detto”, e si fanno anche facile pubblicità. Però pochi vanno a verificare cosa avevano veramente detto.
Perchè un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Qual è l'utilità di "profetizzare" (non "sapere") che ci sarà un terremoto in un'area del raggio di 150 km? (sono più di 70.000 kmq). Per organizzare un ESODO di questa portata si deve essere innanzitutto essere sicuri che il terremoto avvenga davvero, con una tecnica collaudata. Chi sta ancora sparlando di questa profezia sta solo facendo sciacallaggio.
Io ho sempre compreso il giornalismo politico; esso è simile al tifoso di calcio che vede l'arbitro come imparziale se ti dà un rigore a favore e come un venduto se te lo dà contro (non importa se il fallo c'è o non c'è). Così è il giornalista politico. Quello di una parte va lì per farti vedere che la gestione dell'emergenza è perfetta e quello dell'altra parte sta lì ad evidenziarti le pecche dell'organizzazione.
Certo che sarà anche importante porsi delle domande sui motivi per cui un ospedale costruito nel 2000 (con criteri antisismici) abbia il 90% dei locali inagibili. Questo ci sta, e ci sarà pure un giudice a L'Aquila per fare emergere le responsabilità, ma lo sciacallaggio è un'altra cosa.
Sciacallaggio è inventarsi i fatti, come la frase rivolta a Sarkosy, come il rimprovero della regina Elisabetta, come la rottura del protocollo con la Merkel per maleducazione. In tutti i casi gli interessati hanno dovuto smentire quanto riportato dai media. Anche se i blogger di sinistra continuano a riportare i fatti come se fossero veramente avvenuti. Adesso anche Obama ha dovuto dichiarare di "andare d'accordo con Berlusconi" per il fatto che i giornali italiani riportano che la mancata visita di Obama in Italia fosse dovuta a dissidi con Berlusconi.
Bah, quasi quasi è meglio vedere il grande fratello piuttosto che leggere i giornali.
Comunque, per i fatti dell'Abruzzo, bravo Franceschini, pessimi Di Pietro, Grillo e Travaglio per quello che scrivono sui loro blogs.
Alcune persone sono state fermate e condotte in questura perché ritenute responsabili di episodi di sciacallaggio. Chi sono? Sono quelli che già pochi minuti dopo il sisma circolavano tra le macerie per sottrarre beni e quant'altro ci fosse da sgraffignare nelle case abbandonate.
Sciacalli sono anche quelli che si stanno intrufolando tra gli sfollati che da 50.000 sono divenuti 70.000, poi 100.000 ed aumentano ancora. Si presentano dicendo di aver perso la casa, i soldi, i documenti. Come fai a distinguerli dai "veri" sfollati?
Sciacalli sono quelli che "profetizzano" il terremoto e quando il 29 marzo c'è stata una leggera scossa a Sulmona, è scattato il panico tra i cittadini. Poi la terra si è scatenata, ma circa una settimana dopo, a L'Aquila. E ora le polemiche divampano e gli sciacalli pure.
Insomma in queste tragedie spuntano sempre quelli dell’ “io l’avevo detto”, e si fanno anche facile pubblicità. Però pochi vanno a verificare cosa avevano veramente detto.
Perchè un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Qual è l'utilità di "profetizzare" (non "sapere") che ci sarà un terremoto in un'area del raggio di 150 km? (sono più di 70.000 kmq). Per organizzare un ESODO di questa portata si deve essere innanzitutto essere sicuri che il terremoto avvenga davvero, con una tecnica collaudata. Chi sta ancora sparlando di questa profezia sta solo facendo sciacallaggio.
Io ho sempre compreso il giornalismo politico; esso è simile al tifoso di calcio che vede l'arbitro come imparziale se ti dà un rigore a favore e come un venduto se te lo dà contro (non importa se il fallo c'è o non c'è). Così è il giornalista politico. Quello di una parte va lì per farti vedere che la gestione dell'emergenza è perfetta e quello dell'altra parte sta lì ad evidenziarti le pecche dell'organizzazione.
Certo che sarà anche importante porsi delle domande sui motivi per cui un ospedale costruito nel 2000 (con criteri antisismici) abbia il 90% dei locali inagibili. Questo ci sta, e ci sarà pure un giudice a L'Aquila per fare emergere le responsabilità, ma lo sciacallaggio è un'altra cosa.
Sciacallaggio è inventarsi i fatti, come la frase rivolta a Sarkosy, come il rimprovero della regina Elisabetta, come la rottura del protocollo con la Merkel per maleducazione. In tutti i casi gli interessati hanno dovuto smentire quanto riportato dai media. Anche se i blogger di sinistra continuano a riportare i fatti come se fossero veramente avvenuti. Adesso anche Obama ha dovuto dichiarare di "andare d'accordo con Berlusconi" per il fatto che i giornali italiani riportano che la mancata visita di Obama in Italia fosse dovuta a dissidi con Berlusconi.
Bah, quasi quasi è meglio vedere il grande fratello piuttosto che leggere i giornali.
Comunque, per i fatti dell'Abruzzo, bravo Franceschini, pessimi Di Pietro, Grillo e Travaglio per quello che scrivono sui loro blogs.
venerdì 3 aprile 2009
L'imparzialità dei media
giovedì 2 aprile 2009
Sinistra integrazione
Ecco un brillante esempio di come la sinistra, quando è al potere, applica le politiche di integrazione.
A Foggia, in Borgo Mezzanone, c'è un centro di accoglienza che con il tempo è divenuto abbastanza frequentato, tanto che l'amministrazione comunale ha dovuto potenziare le linee di autobus che collegano il Borgo con la Stazione di Foggia.
Ma, nonostante questo, spesso succedevano risse sugli autobus tra immigrati e residenti del Borgo.
Ecco la soluzione: Immigrati del centro di accoglienza e residenti a Borgo Mezzanone non viaggeranno sugli stessi autobus e non attenderanno i mezzi alle stesse fermate.
Meno male che è successo a Foggia... Siamo al Sud ed in più con una giunta di sinistra.
E ora nessuno di quelli con la falce ed il martello va a Strasburgo per invitare il commissario EU per la tutela dei diritti degli immigrati?
Se fosse successo a Verona, già leggo il titolo di Repubblica: Intolleranza Razzista.
Ma è successo a Foggia e la Repubblica non scrive proprio nulla, dopo aver commentato come razzista la decisione del ministro Gelmini di porre al 30% il limite massimo di immigrati per ogni
classe scolastica.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/2-aprile-2009/bus-linea-solo-gli-immigrati--1501144861929.shtml
PS
Fa bene il mio ortolano ad usarlo per incartare le patate.
A Foggia, in Borgo Mezzanone, c'è un centro di accoglienza che con il tempo è divenuto abbastanza frequentato, tanto che l'amministrazione comunale ha dovuto potenziare le linee di autobus che collegano il Borgo con la Stazione di Foggia.
Ma, nonostante questo, spesso succedevano risse sugli autobus tra immigrati e residenti del Borgo.
Ecco la soluzione: Immigrati del centro di accoglienza e residenti a Borgo Mezzanone non viaggeranno sugli stessi autobus e non attenderanno i mezzi alle stesse fermate.
Meno male che è successo a Foggia... Siamo al Sud ed in più con una giunta di sinistra.
E ora nessuno di quelli con la falce ed il martello va a Strasburgo per invitare il commissario EU per la tutela dei diritti degli immigrati?
Se fosse successo a Verona, già leggo il titolo di Repubblica: Intolleranza Razzista.
Ma è successo a Foggia e la Repubblica non scrive proprio nulla, dopo aver commentato come razzista la decisione del ministro Gelmini di porre al 30% il limite massimo di immigrati per ogni
classe scolastica.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/2-aprile-2009/bus-linea-solo-gli-immigrati--1501144861929.shtml
PS
Fa bene il mio ortolano ad usarlo per incartare le patate.
Accade che....
Accade che......
nel dicembre 2003, viene costituita una società, la Deco Consulting srl, specializzata in attività di consulenza e di organizzazione di eventi.
Accade che.....
nel dicembre 2007, la società è stata messa in liquidazione.
Accade che.....
la Procura di Napoli oggi si accorge (meglio tardi che mai) che la compagine societaria era formalmente costituita da persone della segreteria di Roberto Conte (consigliere della Regione Campania) le quali, come è emerso nel corso delle indagini, non avevano poteri decisionali affidati, invece, interamente al consigliere regionale.
Accade che.....
secondo la Procura, la Deco Consulting non ha in concreto mai svolto attività per le quali era stata costituita «in quanto le reali finalità della compagine erano quelle di conseguire indebiti contributi regionali».
Accade che .....
per esempio, tra le fatture utilizzate per ottenere contributi regionali per l'organizzaione di un workshop sugli strumenti per l'imprenditoria agevolata c'era la fattura di un banchetto nunziale relativo al matrimonio di un collaboratore di Conte. (che d'altronde risulta di aver pagato il tutto di tasca sua).
Chi è Roberto Conte? E' stato esponente dei Verdi, poi della Margherita e, successivamente, del Pd, che lo ha sospeso a causa delle diverse vicende giudiziarie in cui risulta coinvolto. Attualmente è iscritto al Gruppo Misto come indipendente ma, nonostante le sue vicende giudiziarie è ancora consigliere segretario dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
Queste sono le altre vicende giudiziarie.
http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=16262&sez=NAPOLI&npl=&desc_sez=
In pratica accade che......
come sempre sto qui a commentare l'accaduto, ma se si va negli Enti Pubblici, appena stralci un pò di brogliacci, si troveranno sempre contratti compiacenti , speculazioni e favoritismi per pseude aziende, pro staffisti ed intrallazzatori vari.
Qualsiasi politico in Campania ha solo pensato ad impinguare le proprie tasche e quelle dei suoi fedelissimi, ai danni della collettività e delle gente onesta, la Regione, la Provincia e il Comune stanno sperperando i fondi europei facendo fessi i veri dissoccupati e, ecco l'ultima: 3000 ragazzi dovranno abbandonare la case-famiglia perchè Regione-Provincia-Comune non hanno più i soldi per sostenere queste strutture.
Accade che.....
Franceschini non ha tempo per occuparsi di queste cose, lui è troppo impegnato a sparlare di Berlusconi. E' il suo compito.
nel dicembre 2003, viene costituita una società, la Deco Consulting srl, specializzata in attività di consulenza e di organizzazione di eventi.
Accade che.....
nel dicembre 2007, la società è stata messa in liquidazione.
Accade che.....
la Procura di Napoli oggi si accorge (meglio tardi che mai) che la compagine societaria era formalmente costituita da persone della segreteria di Roberto Conte (consigliere della Regione Campania) le quali, come è emerso nel corso delle indagini, non avevano poteri decisionali affidati, invece, interamente al consigliere regionale.
Accade che.....
secondo la Procura, la Deco Consulting non ha in concreto mai svolto attività per le quali era stata costituita «in quanto le reali finalità della compagine erano quelle di conseguire indebiti contributi regionali».
Accade che .....
per esempio, tra le fatture utilizzate per ottenere contributi regionali per l'organizzaione di un workshop sugli strumenti per l'imprenditoria agevolata c'era la fattura di un banchetto nunziale relativo al matrimonio di un collaboratore di Conte. (che d'altronde risulta di aver pagato il tutto di tasca sua).
Chi è Roberto Conte? E' stato esponente dei Verdi, poi della Margherita e, successivamente, del Pd, che lo ha sospeso a causa delle diverse vicende giudiziarie in cui risulta coinvolto. Attualmente è iscritto al Gruppo Misto come indipendente ma, nonostante le sue vicende giudiziarie è ancora consigliere segretario dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
Queste sono le altre vicende giudiziarie.
http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=16262&sez=NAPOLI&npl=&desc_sez=
In pratica accade che......
come sempre sto qui a commentare l'accaduto, ma se si va negli Enti Pubblici, appena stralci un pò di brogliacci, si troveranno sempre contratti compiacenti , speculazioni e favoritismi per pseude aziende, pro staffisti ed intrallazzatori vari.
Qualsiasi politico in Campania ha solo pensato ad impinguare le proprie tasche e quelle dei suoi fedelissimi, ai danni della collettività e delle gente onesta, la Regione, la Provincia e il Comune stanno sperperando i fondi europei facendo fessi i veri dissoccupati e, ecco l'ultima: 3000 ragazzi dovranno abbandonare la case-famiglia perchè Regione-Provincia-Comune non hanno più i soldi per sostenere queste strutture.
Accade che.....
Franceschini non ha tempo per occuparsi di queste cose, lui è troppo impegnato a sparlare di Berlusconi. E' il suo compito.
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