A dispetto di tutti i consigli, il premier ha deciso: “Celebrerò il 25 aprile perché non se ne appropri una sola parte politica”. Dove? “Il luogo lo dirò più avanti”.
Chissà se Dario Franceschini si fregherà le mani (per la contentezza) o si morderà le dita (per la fregatura).
Se Franceschini non avesse invitato Berlusconi al 25 aprile, il Berlusconi non ci sarebbe andato e nessuno ne avrebbe parlato, ora, invece, ci va è così l’evento non è più “la sinistra festeggia il 25 aprile” ma “Berlusconi partecipa alle celebrazioni del 25 aprile”.
I riflettori si sono spostati su di lui grazie all’invito di Franceschini, invito che suonava tanto come una sfida, ma per adesso il vincitore è Berlusconi.
La scelta di Berlusconi non va intesa come una sfida. Anche se di per se stessa è una lezione alla sinistra. Una lezione forse salutare per tutti gli italiani.
Ora tocca agli italiani dimostrare senso civico.
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1 commento:
quando verra' la nostra liberazione da questi politici?
una festa fin troppo strumentalizzata che ha perso del suo autentico valore.
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