Il caso "Anno zero" continua ad alimentare polemiche. Ieri c'è stata la decisione della Direzione RAI, con la sospensione del vignettista Vauro ed un invito a Santoro ad una maggiore obiettività.
Insomma, fuffa. E tutto resterà come prima.
Il perché è presto detto. Pare che il dott. Santoro sia un caso unico nella storia della televisione. E' dipendente RAI a tempo indeterminato (con il modico compenso annuo di 375 mila euro), ma invece che essere assunto come "giornalista", lui, contrariamente a tutti i colleghi, ha la qualifica di "Direttore". Ancora caso unico nel panorama RAI, e ancora diversamente da tutti i giornalisti e conduttori RAI, non risponde al direttore di rete, ma solo alla Direzione generale. Non basta; per quanto riguarda il rispetto delle norme della "par condicio", non è in carico alla rete in cui va in onda, RAI2, ma è assimilato al TG3 diretto da Di Bella.
Ora, qualunque persona normale si chiederebbe perché lui è "direttore" e gli altri sono "giornalisti", perché tutti rispondono ad un direttore di rete e lui solo alla Direzione generale, e, per usare un termnine caro al suo ispiratore D Pietro, che "c'azzecca" un programma su RAI2 con il telegiornale di RAI3. Domande legittime alle quali è arduo trovare risposta, ma che danno un'idea chiarissima dell'anomalia Santoro all'interno della struttura RAI.
Non è una questione di libertà di informazione, come cercano di farla passare. E' una questione più complessa, anomala, che meriterebbe maggior attenzione ed una decisione chiara e precisa, una volta per tutte.
A lamentarsi della faziosità di Santoro, infatti, non è la solita destra, i suoi esponenti ed i quotidiani di riferimento. No, ogni sua puntata ha suscitato sempre polemiche anche aspre. Basta ricordare la puntata sui bambini di Gaza, quando l'Annunziata abbandonò gli studi proprio dopo aver denunciato l'eccessiva faziosità della puntata, a senso unico e completamente a favore dei palestinesi. Tanto che ci fu una protesta scritta alla RAI da parte della comunità ebraica di Roma. Ma sarà il caso di ricordare anche una puntata su Napoli che suscitò le ire del sindaco Rosa Russo Iervolino che, senza mezzi termini, definì il giornalismo di Santoro come "sciacallaggio televisivo". E la Iervolino è di sinistra, non certo berlusconiana. E ancora da sinistra arrivano altre considerazioni. Enzo Carra afferma: "Santoro è un cannibale: la sua tv è sale sulle ferite.". Paolo Gentiloni sulla puntata dice: "Ha sollevato molte critiche non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell'opera di soccorso". Lo stesso segretario del PD Dario Franceschini ha dichiarato di non gradire quel tipo di programma. Beh, se anche a sinistra lo criticano e mal digeriscono il giornalismo "Made in Santoro", qualche motivo deve pur esserci. No?
Oggi, sul Coriere.it, Bruno Vespa afferma: "Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai - scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete.". Dice bene Vespa. E non solo lui. Chiunque usasse la televisione come usa fare Santoro sarebbe stato già cacciato da tempo. A prescindere dagli schieramenti politici.
Un altro esponente politico della sinistra, Giorgio Merlo del PD, si chiede: "Annozero di Michele Santoro ha una deroga particolare dalla Rai, o un contratto particolare, rispetto ai criteri che ispirano il servizio pubblico nel nostro paese?» si chiede, definendo «incredibile» la trasmissione di Annozero sul terremoto in Abruzzo. Santoro «può dire e può fare ciò che vuole, contro chi vuole e a danno di chi vuole a prescindere?". Qualcuno dovrà pur rispondere, prima o poi, a questa semplice e chiarissima domanda.
Ma allora perché non si riesce a venire a capo dello strano caso del dott. Santoro? Semplice, perché, come apprendiamo dalla stampa, il giornalista, anzi il "Direttore" Santoro, è stato reintegrato in RAI, con le stesse competenze e norme contrattuali precedenti alla sua sospensione, con sentenza di un giudice che non solo ne ha imposto la riassunzione, ma ha anche stabilito che il nostro "Direttore" deve avere un "suo" programma ed in prima serata. Insomma, Santoro deve restare in RAI, a fare e dire quello che gli pare. senza controlli, limiti e confini "Per legge". Ed anche in questo caso è unico al mondo.
In verità, ad essere onesti, non è propriamente un caso unico. C'è un altro caso, quello del "dittatore" venezuelano Chavez il quale, molto rispettoso del pluralismo dell'informazione, anni fa ha chiuso le reti televisive private per lasciare solo quelle governative, dove lui, per decisione del governo (cioè sua), la domenica mattina, tiene un programma tutto suo dove racconta il mondo "Visto da Chavez", lancia accuse contro tutti i veri o presunti nemici del popolo venezuelano (ovvero, i suoi avversari politici), racconta barzellette ed amenità varie. Beh, ma è risaputo, lui si dichiara socialista. Ed i socialisti e i "sinistri" in genere, anche questo è risaputo, hanno una strana idea del pluralismo. Tutti hanno diritto di esprimersi, purché,,,siano "compagni". Il che non è che un'applicazione del celebre motto del loro padre spirituale Stalin, il quale usava dire ai suoi collaboratori: "Potete esprimere liberamente le vostre idee, purché siate d'accordo con me". Ecco, basta saperlo e adeguarsi.
In definitiva, quindi, Santoro non è un caso unico, è in buona compagnia. Sono solo due persone al mondo ad essere in televisione "Per legge": Santoro e Chavez. Traete voi le conclusioni...
Ma che ci volete fare, Santoro è quello che è: un vecchio comunista che approfitta della libertà di parola per infangare. Infangare e basta ! A lui non interessano i dati oggettivi, lui vuole infangare e se ne fotte se infanga approfittandosi di un dramma nazionale. Lui infanga ed è felice di farlo assieme ai suoi comparucci di merenda. "Direttore"? E di che cosa ? E di chi ?
E Zavoli e Galimberti ...... stanno zitti. Come per il caso di Padova (che qui ricordo "Santoro...Santoro..." ) e come per il recente caso i Gaza con la Annunziata.
Penso che la maggior parte degli italiani si unisce a me per dedicare a Santoro questa delicata canzoncina: Clicca qui: "Messaggio personale..."
giano
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2 commenti:
Leggo ora che questa sera ci sarà la puntata "riparatrice": La Guzzanti al posto di Vauro e Di Pietro al posto di De Magistris.
Stasera la voglio vedere.
Ho il presentimento che Annozero sia divenuto l'ufficio stampa dell'IdV.
SE QUELLA ANDATA IN ONDA ERA UNA PUNTATA "RIPARATRICE".....
E' stata la dimostrazione di potenza di Santoro e della sua cricca verso le istituzioni e la RAI.
Mi domando perchè un Belpietro o un Feltri o un Giordano non fanno una trasmissione parimenti faziosa verso la sinistra?? Mi viene da ridere a pensare alle reazioni di "inaudita" indignazione della sinistra!
Claudio
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