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giovedì 16 aprile 2009

Non li muove neppure il terremoto.

Vigilare sui soldi della ricostruzione serve per evitare sprechi e per non rafforzare la camorra di casa nostra; un duplice obiettivo da non perdere di vista.
E' importante farlo in Abruzzo perchè la malavita pullula ovunque ci sia movimento di denaro ed in Abruzzo se ne dovrà muovere molto.
Occorre stare tutti con gli occhi bene aperti. E quando dico tutti, intendo proprio tutti, perchè ognuno ha da fare la sua parte e nessuno potrà poi tirarsi indietro o addirittura fare finta di cadere dalle nuvole.
Scrivo queste cose perchè mi arrabbio oggi nel sentire il procuratore capo del tribunale di L'Aquila, svegliarsi da un sonno profondo ed aprire inchieste perchè dei palazzi in cemento sono caduti con il terremoto.
E qual è la novità? Dall'ultimo garzone di cucchiara al carpentiere, dall'autista delle betoniere al capomastro, dal direttore dei lavori all'impresa che fornisce il calcestruzzo, dal collaudatore in corso d'opera al collaudatore finale, è arcinoto che il cemento che si usa per le opere pubbliche è "depotenziato" (e non solo) e che i blocchetti che si devono depositare per legge all'atto della "gettata" per certificare la qualità del cemento, sono "preconfezionati" dalla stessa impresa che fornisce il calcestruzzo.
Lo sanno tutti, tranne i magistrati, che lo scoprono ora, con il terremoto.
Sarebbe bastato leggere sommariamente Gomorra a pagina 236 e leggere: "io so e ho le prove. So come è stata costruita mezza Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. .....E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli..... A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia....e ora quella sabbia è nei condomini abruzzesi...."
Quello che dispiace è che nelle altre regioni ognuno (con responsablità istituzionali) fa orecchio da mercante, per non rimarcare il fatto che questo modo di operare è venuto fuori in abruzzo solo a causa del terremoto, ma quanti edifici pubblici in Italia sono stati costruiti allo stesso modo? Perchè non parte nessun controllo?
Le parole di Napolitano "Nessuno si può sentire non-responsabile" sono state interpretate come "Se tutti sono responsabili, nessuno ha colpa" e infatti nulla sta succedendo nelle altre regioni, aspettando (o scongiurando) che un terremoto non scoperchi la pentola. E allora si sveglierà un altro procuratore capo e solo allora si sentirà investito della sacralità di giustizia.

1 commento:

Angelo D'Amore ha detto...

il mio ultimo post: SAVIANO E I PILASTRI DI SABBIA - http://nonsolonapoli.blogspot.com
saluti,
angelo