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giovedì 16 giugno 2011

Si Si Si Si

Dedicato agli elettori che hanno votato SI al referendum sull'acqua.
Per quanto riguarda la cosiddetta "acqua pubblica", da una parte si raccoglievano firme per abrogare il Ddl Ronchi, e dall’altra il PD presentava una proposta di legge di eguale contenuto.
Eccola:
Disegno di legge n. 2462 (“Disposizioni per il governo della risorsa idrica e la gestione del servizio idrico integrato”, 18 novembre 2010), sottoscritto da molteplici esponenti del Pd, tra cui la Finocchiaro e Ignazio Marino.

Articolo 9:
“(Affidamento e revoca della gestione)
1. L’Assemblea d’ambito, nel rispetto del principio di unitarietà, efficienza, efficacia ed economicità affida la gestione del servizio idrico integrato secondo le disposizioni in materia di servizi pubblici locali. L’erogazione del servizio avviene secondo le discipline di settore e nel rispetto della normativa dell’Unione europea, con conferimento della titolarità del servizio:
a) a società a capitale interamente pubblico (…).
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata (…).
c) a società di capitali individuate attraverso l’espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità (…)”.

Praticamente nè più nè meno di quanto prevedeva il cosiddetto decreto Ronchi che è stato abolito con il referendum.
Quindi, il problema c'è e va risolto, ma ...... Pur di eliminare Berlusconi, il PD & Co. stanno creando danni incalcolabili al Paese.
Nel merito dei referendum è uscita una sola verità: le fasce meno abbienti della popolazione saranno sottoposte, da qui ad un triennio, ad un bel salasso fiscale. Mancano all’appello, infatti, 64 miliardi di euro per fare improcrastinabili investimenti nel settore idrico; e, siccome s’è voluto rinunciare all’apporto dei privati, che quell’onere economico si sarebbero accollati, questi soldi andranno reperiti in altra maniera, ovvero al solito modo: aumentando le tasse.
D’altra parte, “nessun pasto è mai gratuito” e a pagare è sempre e solo il contribuente.
L'alternativa è fare la fine della sicilia, leggetela: acqua a giorni alterni con cisterne ed autobotti.
Fino a che punto ci dobbiamo far male?
http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/161986/

1 commento:

truchi slot bar ha detto...

visto come è finita il problema non è la sinistra o berlusconi, ma tutte la classe politica che ha creato buchi anzi voragini di denaro negli anni e non hanno saputo amministrare un bel biiiiiiiiiip