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domenica 5 febbraio 2012

Le iniziative di De Magistris

Mi chiedo ancora oggi come i napoletani possano aver votato Gigi De Magistris. Ogni giorno apro il giornale e ne leggo una nuova sul sindaco dei ‘miracoli’ di sinistra e delle sue iniziative. Prima di tutto l’immigrazione. A quanto è dato sapere, la giunta napoletana pare stia studiando un meccanismo per dare la cittadinanza ai bambini immigrati nati in quel di Napoli. Come dire: immigrati venite a Napoli che si regalano le cittadinanze con gli annessi benefici di legge (ricongiungimento famigliare).
Mi chiedo come sia possibile che noi si debba sorbire queste iniziative. Anzi, mi chiedo come facciano i napoletani a sorbirsele. Mi sa tanto di masochismo italico, di suicidio sociale. Queste sono iniziative ideologiche che non apportano alcuna utilità alla città e che anzi ne peggiorano la vivibilità, con la criminalità organizzata che la vessa e ora con l’immigrazione di massa, attratta dal permesso di soggiorno facile facile.
Basta fare un bimbo, infatti, e il gioco è fatto: cittadinanza per lui, permesso di soggiorno per i genitori, anche se questi magari non hanno uno straccio di lavoro e vivono di espedienti, e sempre che il Comune non decida di sostenerli economicamente e di dargli persino una casa, alla faccia di chi paga il mutuo trentennale.
Per me, questo è voler male ai napoletani che meriterebbero ben altre iniziative per la loro città, che la distribuzione di cittadinanze facili agli immigrati.
I livelli di disoccupazione nella Campania sono alle stelle, l’economia del territorio partenopeo o è in mano alla Camorra oppure è depressa. Che senso hanno dunque simili iniziative? Quale valore economico-sociale apportano a un territorio già ucciso dalla criminalità e dal disordine sociale? Nessuno. La verità è che l’iniziativa di De Magistris ha un solo scopo: tener saldi il voto dei sinistri e di tutti gli incoscienti della città che sono disposti a regalarla al primo che arriva dal mare pur di soddisfare i propri pruriti ideologici.
E che ci sia molta ideologia nella giunta De Magistris è dimostrato anche dalla mancata celebrazione del ricordo delle Foibe. Eh sì. Se questa ipotesi fosse confermata, ancora una volta si avrebbe il riscontro che esistono in Italia italiani di serie A e italiani di serie B. Ed esistono giorni della memoria di serie A e giorni della memoria di serie B (se proprio non ne esistono affatto). Il fatto è questo: la giunta napoletana non intenderà, quest’anno, celebrare il 10 febbraio. Perché, a dire del delegato ANVGD per Napoli, Arsenio Milotti, «l’evento non è stato inserito nei programmi dell’Amministrazione comunale».
Che dire? Se ciò accadrà, non potrò che rimanerne profondamente costernato. Ma d’altronde, sa andiamo a cercare su Google, tanti sono i siti comunisti italiani che disprezzano se non proprio dileggiano il giorno della memoria sulle Foibe, a riprova che nel nostro paese la cultura marxista-leninista è ancora molto forte. Ci vorrà davvero parecchio impegno nelle istituzioni e nella scuola per modificare questo atteggiamento culturale che ha ucciso la nostra italianità e rinnega costantemente la nostra identità culturale e sociale, amplificando fino all’eccesso il mito della resistenza, dimenticandone peraltro gli aspetti più truci e crudeli, che tutti noi purtroppo conosciamo.

1 commento:

Claudio ha detto...

Caro Nicola, quando la politica fa schifare i cittadini, succede che il primo masaniello di passaggio si prenda voti e consensi da parte di chi non ragiona con la testa ma con l'appartenenza politica. E questi sono i risultati. Quando poi gli immigrati saranno maggioranza e gli islamici cominceranno a raccattare voti, faremo la fine dell'Egitto, della Libia eccetera, che si sono liberati di un tiranno per finire in mano agli estremisti islamici. E liberarsi di questi è molto più difficile. Allora voglio vedere cosa faranno i nostri buontemponi di sinistra .........